- Il viaggio Osservava il paesaggio, osservava gli alberi, la campagna, che velocemente sfuggiva via al suo sguardo, poi il suo volto riflesso nel vetro, su quel treno affollato era solo, nessuna donna a fargli compagnia, nessun amico per condividerlo. Era fuggito dal suo passato, dal suo presente e dal suo futuro, non era riuscito ad adeguarsi agli [...]
- Senza titolo Ti sto cercando. Benchè ti stia stringendo tra le mani, non mi basti. Ti cerco altrove, dove non posso averti, dietro uno schermo fatto di sorrisi immobili. Fotogrammi di cuori leggeri e di labbra dischiuse, e di mani da uomo. Parole che si susseguono le une alle altre, si riconcorrono si prendono. Si soffocano. Soffoco [...]
- Buco nero Come al solito… Taci Non dici più niente Ma una solitudine profonda Si stende fra di noi Che rimbomba nelle nostre anime Come una vasto mare sotterraneo E’ come se avessi Dentro di me Tutta l’energia del mondo E non potessi esprimerla Un lungo fiato universale E non potessi respirare Così quel che implode in [...]
- questione di.. giorni forse di ore non so mi sta esplodendo qualcosa dentro a lungo sopito a lungo placato da parole sagge da buoni propositi il mio consiglio ai malcapitati…? un rapido segno della croce e.. fuggite più lontano che potete fuggite fuggite da me…
- Lasciami così Vediamoci ancora.. Ho pezzi d’ autostima da incollare, l’ impellente bisogno di vedermi femmina con i tuoi occhi, di sentirlo sulle tue labbra che mi parlano, mi chiedono mi ordinano. Vediamoci ancora, si.. Ho l’ animo rabbioso e ingiusti desideri di dolore da infliggere sulla carne calda. Vediamoci.. Vieni, e riprenderti ciò che ti ho [...]
- I grassi vermi Ho tentato di colorarti i sogni ma come grassi vermi sono strisciati via. Ho una mente assai minuta per contenere la tua grandezza, e l’eternità cosi com’è t’annoia. Ora è tutto sotto controllo. Acrobata illusorio e felice l’avvoltoio che ti porti dietro, traccia ampi cerchi sopra il mio piedistallo vuoto. Sono una lurida topaia ipnotica [...]
- Per Te, soltanto per Te Come goccie di rugiada i tuoi occhi plendevano. Profondi come la notte racchiudevano stelle di rara bellezza. Ora lacrime, come emoraggia percorrono i profili del tuo viso. Inerte ad ogni piacere, flessibile solo al pianto. Ho cercato di curare, con dolcezza estrema il racncore che ti avvolge, che ti comprime le vene . Per te [...]
- Vivendo Si può morire vivendo senza emettere suono alcuno: unica sensazione un dolore al labbro sinistro e un minuscolo fiore rosso sulla mano. L’occhio sferico osserva la zona d’ombra del corpo morto. Briciole lasciate da un amante distratto scricchiolano come mosse da Dio. Si sono prese la mia vita. Mi domando, se le ciliegie matureranno [...]
- Senza approdo Perduti giorni dentro fragilissima bottiglia affidata alle onde d’un burrascoso Oceano cavalcato da impetuosi venti Pergamena sgualcita di ciò che fu scritto un tempo parole d’una antica storia vergate con l’inchiostro di lacrime che neppure il mare cancellerà Vita dispersa tra spume avvolgenti come gelida carezza che regala l’oblio da un dolore senza [...]
- FARFALLA NERA Chiusa in una gabbia di cristalloil tuo rifugiola tua prigioneguardi la vita là fuori:cielo azzurrofiori multicolorigocce di rugiadaaccarezzanofoglie d’ederache si arrampicano fino al cristallo.Fuorila vita scorrelentaugualeinesorabile.Miriadi di coccinelle rossemoltitudini di farfalle bluquantità interminabili di fiori di camposcrutano la tua prigioneringraziano il cielodi poter accarezzare le nuvoleproteggendosi da tee dal tuo triste stato.Un fievole arcobaleno sboccia [...]
- CITTA’ FRANTA notte lampioni acce canti periferie puru lente nostalgiche rottam azioni tripudio d’im potenza ronzio ignominioso incle mente liturgico minimalismo sfre nato orrenda calura in finita trepida trepida vecchio s tolto
- Fenice Nell’eterno ciclo della morte e risurrezione, solco, come Araba Fenice. il mio universo, volando verso la morte per poter rinascere ancora.
- Qualcosa di me …Qualcosa di me vaga e si strugge nel nulla fatto di attimi persi …Qualcosa di me rincorre spazi infiniti in cui approdare …Qualcosa di me è fuso in te inesorabilmente …Qualcosa di me è divorato da uno strano dolore fatto di sangue e veleni …Qualcosa di me orribile mostro a più teste tormenta con tentacoli osceni, [...]
- INCOMUNICANDO (FU) Quando la furia della tua certezza si schiantava sulle mie pareti aprendo spasimi lancinanti e ciechi quando l’immobilismo della tua incontestabilità si conficcava nei baratri irraggiungibili della tua essenza eri come un massiccio impervio ed implacabile Quando allora mi abbarbicavo incespicando alle nudità sdrucciolevoli dei tuoi declivi e mendicavo nuovi varchi [...]
- Eutanasia Sarò melodrammatica,Troppo pavida e lunatica,Ma par davvero, a me,Che davvero poco ti importi di me.Non so se sia scherzo della mia menteO costrizione dei miei affanni,Conclusion di comodo arrivoO fuga dal mio esser pensante.Tuttavia così mi pare E così mi aggrada pensare.
- Il sognatore Resto’ immobile mentre vedeva la signora che di fronte a lui prendeva la quinta scatoletta di tonno. Osservo’ i movimenti, sempre gli stessi! La signora guardava tutte le scatolette messe in bell’ordine sullo scaffale, sembrava le studiasse ognuna con attenzione e poi allungando la mano ne sceglieva una ben precisa. Guardando la pila di scatolette appariva [...]
- del silenzio Quello delle persone che ti dicono che non ti parleranno mai più. Quello delle persone che ti dicono che fai la differenza e poi gli muoiono le parole per spiegarti in cosa Quello delle persone a cui tieni che scompaiono dalla tua vita e le loro vite non ti devono più interessare Quello suo che [...]
- Canto notturno Canto la lacrima dell’usignolo stanco che muto compie il volo di morte nella fornace del mondo senza porte. Canto la faccia buia del silenzio della nuda dea Selene che sola si contorce tra i rami secchi che le trafiggono cuore ed occhi. Canto l’altezzoso soliloquio della volpe che solinga vaga nella vanità vanitantum dell’umana trappola, senza colpe. [...]
- CAPITOLO 3° – UN TORMENTO INTERIORE Tutte le parole del vocabolario non sono sufficienti per descrivere e contenere il profondo senso di paura, terrore, soggezione e rancore che mi attanagliavano i giorni antecedenti l’intervento operatorio. Sì, provavo anche rancore, rancore che si è assorbito col tempo perché io dimentico facilmente, specialmente il dolore fisico. E poi l’odio, come afferma Milan Kundera, [...]
- L’amore è un fiume di lacrime Lacrime scese per un desiderio inventato.Ciò che non esiste nella realtà, ma solo nelle nostri menti, fa più male di un pugno a pieno petto senza sterno che colpisce diritto il cuore facendolo sanguinare senza sosta.Un amore reale fa soffrire di meno di uno inventato. Ma quale amore non è almeno un pò inventato?Lentamente la [...]