e ancora torni, e ancora mi confondi
mi fai intendere ciò che con le parole non dici, lasciandomi lì,
tra dubbio e certezza,
tra domande senza risposta
tempo al tempo mi dici..
son d’accordo..
ma un’altra aquila potrebbe già star sorvolando
la topolina che tu punti..
e io.. che cosa voglio io.. voglio credere al mio stomaco, al mio cuore
o voglio rifletterci sopra, credere che sia dato tutto dalla situazione, cercare di smembrarlo fino a vederne scorrere in superfice ogni lama che taglia i mie pensieri e la mia stabilità ..
la notte porta consiglio,
allor dovrei dormir per cento notti,
e altrettante cento dovresti farne tu..
paura di saltare, paura di lasciarsi andare,
la solita stupida paura dell’ignoto, dell’altro, di ciò di cui non si ha garanzie,
ma se nessuno ci provasse..
resteremmo morenti fermi su noi stessi
Sì, trovo davvero che siano pensieri che appartengono ad un sentire comune in certe circostanze, ben sottolineato lo stato d’animo.
Adelaide.
Scritto interessante che rappresenta una situazione molto coinvolgente in cui tutti/tutte, credo, ci siamo ritrovati.
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Usa un colore scuro per i font, ho dovuto cambiarlo.
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