sdraiata sul salviettone a pancia in giù,
a metà tra il sonno e la veglia,
con il cervello e le idee intorpidie
il sole mi scalda,
arriva ad ogni punto del mio corpo,
all'inizio è una sensazione scottante
poi si mitiga,
e inizio a diventar sensibile,
e ogni centimetro quadrato della pelle
diventa un recettore eccezionale,
e sento che qualcsa mi si muove sotto..
e il vento finisce ed innalza
il mio piacere privato,
lasciandomi con l'acquolina...
e ancora torni, e ancora mi confondi
mi fai intendere ciò che con le parole non dici, lasciandomi lì,tra dubbio e certezza,tra domande senza risposta
tempo...