Il prezzo dell’odio di Pierluigi Curcio

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Prologo

Vedo i fuochi alzarsi dalle colline, il nemico è stanco e la caccia è durata a lungo. Oggi daranno battaglia. Non c’è gloria, non c’è onore: il premio è la vita.
Gli ordini sono urlati per il campo, la cavalleria è nascosta tra gli alberi e gli uomini serrano le file, attendono. Il nemico è giunto al limite della radura, ci osserva in silenzio.
Prima uno poi due e, di seguito tutti gli altri, corrono incontro al proprio destino: il massacro ha inizio.
Ci chiamano distruttori, ma portiamo con noi conoscenza e strade e le aquile delle legioni. Oggi vincitori.
I secoli sono passati, la polvere ha coperto le nostre strade e lo morte ha sconfitto le nostre usanze. Erano barbari, ma oggi si fanno chiamare innovatori e con loro è il progresso, il cambiamento.
I popoli si susseguono ai popoli, ma la Terra continua ugualmente a girare. Il sole tramonta ogni giorno per risorgere ancora, credete che a loro importi?
Stupida razza l’uomo: corre, si affanna, annaspa per riuscire a prevalere sul proprio nemico così come sul proprio fratello, ma il trucco è proprio questo, il nemico non esiste, il nemico siamo noi ed il male che alberga in noi. Se riusciremo a prenderne coscienza e ad abbattere le barriere invisibili che ci dividono gli uni dagli altri ci sarà pace, ma le ere passeranno e nuove razze cresceranno.
Altri secoli sono trascorsi e la storia dei nostri padri parla ancora ai nostri sordi orecchi. Il sole ha continuato a sorgere, ma niente è più come prima: le maree sono cambiate, gli oceani si sono riversati e nuove terre sono emerse, nuove macchine di morte l’immonda causa.
Le barbarie continuano, il nemico è arrivato al limite della radura, ci osserva in silenzio. Prima uno poi due e di fila tutti gli altri corrono incontro al proprio destino: il massacro ha inizio.

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Dal libro Il prezzo dell’odio di Pierluigi Curcio

Prologo


Vedo i fuochi alzarsi dalle colline, il nemico è stanco e la caccia è durata a lungo. Oggi daranno battaglia. Non c’è gloria, non c’è onore: il premio è la vita.

Gli ordini sono urlati per il campo, la cavalleria è nascosta tra gli alberi e gli uomini serrano le file, attendono. Il nemico è giunto al limite della radura, ci osserva in silenzio.
Prima uno poi due e, di seguito tutti gli altri, corrono incontro al proprio destino: il massacro ha inizio.

Ci chiamano distruttori, ma portiamo con noi conoscenza e strade e le aquile delle legioni. Oggi vincitori.

I secoli sono passati, la polvere ha coperto le nostre strade e lo morte ha sconfitto le nostre usanze. Erano barbari, ma oggi si fanno chiamare innovatori e con loro è il progresso, il cambiamento.

I popoli si susseguono ai popoli, ma la Terra continua ugualmente a girare. Il sole tramonta ogni giorno per risorgere ancora, credete che a loro importi?

Stupida razza l’uomo: corre, si affanna, annaspa per riuscire a prevalere sul proprio nemico così come sul proprio fratello, ma il trucco è proprio questo, il nemico non esiste, il nemico siamo noi ed il male che alberga in noi. Se riusciremo a prenderne coscienza e ad abbattere le barriere invisibili che ci dividono gli uni dagli altri ci sarà pace, ma le ere passeranno e nuove razze cresceranno.

Altri secoli sono trascorsi e la storia dei nostri padri parla ancora ai nostri sordi orecchi. Il sole ha continuato a sorgere, ma niente è più come prima: le maree sono cambiate, gli oceani si sono riversati e nuove terre sono emerse, nuove macchine di morte l’immonda causa.

Le barbarie continuano, il nemico è arrivato al limite della radura, ci osserva in silenzio. Prima uno poi due e di fila tutti gli altri corrono incontro al proprio destino: il massacro ha inizio.

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Pierluigi Curcio

Pierluigi Curcio nel 2008 consegue il primo premio internazionale letterario di narrativa e poesia “Borgo Ligure 2008” nella sezione letteratura inedita con il romanzo “Artorius”. È presente nell’antologia del Premio Letterario Internazionale “Il Molinello” 2009, con il racconto “William Wallace”. Nel 2009 consegue il quarto premio del concorso letterario di narrativa e poesia “Portus Lunae” con il romanzo inedito “Artorius”. Nel 2010 un suo racconto “La regina di ghiaccio” viene inserito nell’antologia letteraria “Italish Stories” edito da Querci e Robertson sia in Italia che in Irlanda. Terzo premio al Premio Internazionale “Toscana in Poesia 2010” con il romanzo inedito “Artorius”. Nel 2010 consegue il primo premio nel concorso letterario “Massa Città Fiabesca di Mare e di Marmo” nella sezione racconto in cento parole.

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