Tetralogia di Mauro Montacchiesi

Shelley, un uomo ameno, effervescente, un perpetuum mobile. Un lepidottero, anarchicamente schizoide, che incessantemente plana su aulenti corolle di policromi petali e poi si aderge veloce, libero, verso altri, alieni, floreali lidi remoti. Ed ancora, di nuovo, ancora…Dilige essere il clou delle relazioni umane, di ogni dialettica. Eclettico, plastico, la comunicazione è la sua “cup of tea”(*).
Aborrisce l’oscurantismo, il conformismo reazionario, come pur l’ignoranza, soprattutto la propria. Deve sempre trasmettere qualcosa agli altri ed è per questo che risulta geniale, amabile. Non gli piace lasciarsi scappare un’occasione. Cerca sempre di mantenere vivi i rapporti, anche nella logica del suo desiderio di riveicolare lo scibile. Sposta tutto. La dinamica è rapporto. Un’iperbole di agitazione. Un’inconfutabile incapacità di rimanere immobile. Rischia continuamente di obliarsi, di obliare il suo corpo e le sue emozioni, a causa della sua rapidità. Usa troppo la testa. Una patente, variopinta, leggiadra farfalla. Le sue dita sono affusolate e spesso dedite alla mima. E’ un poliedrico istrione, perché non scende mai dal proscenio, dall’esistenziale proscenio. Magister artis splendendi. E’ consapevole di essere venuto al mondo per essere un Re. Avverte terebrante l’istanza di ricevere plausi ed ovazioni e se non c’è un vero parterre ad omaggiarlo, rende platea l’entourage domestico (vedi le sorelle). Estremamente affabile, aborrisce la solitudine. Considera il proprio sembiante peculiarmente importante, perché sa che è a ciò che deve ascrivere buona parte dei propri allori relazionali. Sovente tentenna e non ricusa, seppur con orgoglio, i favori del prossimo. Tranquillità, serenità, delicatezza, sono elementi inderogabili per il suo equilibrio interiore anche se, esternamente, si manifesta una realtà ben e molto disomogenea. Esecra la staticità ed è un demiurgo della parola, parola in quanto comunicazione. Esercita un malioso glamour che fa tornare a proprio interesse. Nei suoi rapporti, sovente, è liberale, proclive agli entusiasmi. Con una guasconeria un po’ naif si aderge ad apologeta di cause paradossali o persegue ideali utopistici, cavalcando fantastiche, mostruose chimere. Spesso perplesso. Per converso, spesso, istintivo. Grande permeabilità per le teorie altrui. Rapporto matrimoniale frustrante, destinato ad ineluttabile decozione. Labilità emotiva e corporea. Sarebbe d’uopo che imparasse ad accettare che anche gli altri hanno dei sentimenti. Sentimenti che andrebbero rispettati e non vilipesi. L’egocentrismo ed un iperbolico amor proprio gli fanno spesso obliare questo aspetto dei rapporti umani. Tracima sovente nella spocchia, soprattutto quando declama i propri trionfi. Il suo comportamento da “eterno adolescente” gli procaccia grande notorietà. Tronfio, inaffidabile nei sentimenti ed in amore. Ha una grande passione per tutto ciò che è gioco e la vita, per lui, è “gioco”! Rapporto controverso anche con la prole. Ansioso. Irrequieto. Un fascio di nervi. L’ipostasi di una sinapsi elettricamente schizoide. Un ininterrotto flusso elettrico lungo un ponte protoplasmatico=Comunicazione!

Circondato da un magico alone di fascino nel quale si manifesta, sentimentalmente mira sempre a fastigi sublimi. Molto affidabile e leale nei confronti degli amici, si difende dalle critiche ed è sempre proclive a tenzonare contro qualsiasi iniquità. Nondimeno, in cambio della sua affabilità, ha bisogno di calde manifestazioni di gratificazione. Per contro si sentirà poco amato, indesiderato. Tendenza a defilare i propri sentimenti. Sublimazione o al contrario dispersività in amore. Rischio, avventura, gioco d’azzardo. Intelligenza ed energia si conflano. Un’esagitata energia nervosa lo induce a disperdere le proprie energie in una rapsodia di mille rivoli. L’insofferenza è per lui un handicap (o forse è ciò che lo ha reso grande). E’ sempre pronto a proferire un commento sardonico e/o ad entrare in diatriba polemica. Dovrebbe cercare di fugare l’auto-incensamento. Sarà sempre incline a riportare a tutti i valori della propria utilità personale. Un profondo ed oggettivo discernimento. Di solito capta la verità in ogni situazione. Polarizzato dai teoremi intellettuali, è sempre pronto a vagliare nuove idee e se le trova accettabili, le traduce subito in realtà. Tuttavia accetta raramente le opinioni altrui senza averle enucleate a fondo. Difficile per lui mantenere l’equilibrio nervoso. Memoria mirandoliana. Riformatore radicale del mondo, aborrisce i formalismi. Può contare su amicizie influenti ed ha sempre il fiuto di dove stia girando il vento. A volte è soggetto a sconvolgimenti indesiderati. Ha una vis a tergo elettrica. Grande verve intuitiva. La sua natura lo porta a vendicarsi delle imposizioni subite e si rifugia spesso nella nevrosi per evadere da una realtà vissuta come troppo soffocante. Sindrome schizoide. Fecondità, grandi doti. Personalità assediata da forze occulte. La sessualità è un fattore preponderante. Nel bene e nel male, Shelley ha forti doti magnetiche sugli altri ed un dionisiaco carisma. Il proprio habitat domestico, il luogo e la famiglia di origine, il padre, rivestono una rilevanza topica nella sua vita. Contatto con il pubblico. Rapporti mutevoli. Nec plus ultra negli scritti e negli studi. Si circonda di persone colte. Molta corrispondenza e molti spostamenti. La vita lo sottopone a continue, estenuanti ordalie. Inimicizie ed atti di ostilità. Detrazioni. Amante del gioco. Legami adulterini e relazioni illecite. Eccessiva prodigalità. Latente, ma cinica e grande determinazione nella scalata sociale. ANARCHIA (In quanto paradossale amore per il potere. Accanimento nella ricerca del potere, ostentando disprezzo per il potere!?). Centripetato dall’occulto e dalle risposte singolarmente eterodosse ai problemi della vita. Ha bisogno di varietà in campo sessuale ed ha dei modi non stereotipati anche per quanto riguarda la gestione del denaro. Cambiamenti subitanei di situazione nel settore del denaro proveniente dagli altri. Vagheggia un’alienazione drastica dal proprio ambiente. Morte improvvisa a causa di incidente (Karman ?). Perdita di eredità e-o del patrimonio familiare. Inquietante medianicità e fascino per l’occultismo. Sensibilità parapsichica. Surmenage e passione lavorativi. Intelligenze clandestine.  Perspicacia dinamica e capace di usare anche il cuore, vale a dire di partecipare con fervore, di ghermire anche gli aspetti pragmatici e non solo intellettuali della vita. L’impulsività si serve della dialettica per coonestarsi. L’oggettività mentale può essere obnubilata dal desiderio di brillare. La sua vita è una competizione ad ostacoli. Sentimenti contrastanti di fallimento e frustrazione, da un lato, reazione energica alle avversità, dall’altro. Se d’uopo, spirito di malleabilità alle circostanze. Le reminiscenze dell’infanzia suscitano rimpianti. Irrazionalità, pervicacia, sedizione, romantico Prometeo contro qualsiasi forma di norma e-o consuetudine. I flop e le disillusioni germinano dal carattere difficile. Ha il complesso del padre e dell’autorità in genere. Ha un temperamento labile e volubile, bon ton ed un aspetto attraente. Usa spesso la propria ars inveniendi artistica per crearsi un confortevole ambiente domestico. Successo in amore. Grande entropia ontologica, soprattutto per ciò che concerne la casa. Fantasie spesso irrealistiche che tendono ad eclissare la prosa. Ha un’eidetica, estrosa immaginazione artistica ed un grande aplomb. La sua ricettività è disturbata da un parossistico nervosismo. Inquietudini, ansie, scelte sbagliate, scontentezza con accessi atrabiliari. Contraddittoria tendenza a ragionare apaticamente. Mutamenti in campo economico. Disincanti e tendenza alla megalomania. Perspicacia vigorosa, percettiva, pugnace. L’autocritica è utopia. Conclude rapidamente le proprie scelte, sovente megalomani, ergo, con certi risultati. Pervicace ed edonista. Fallimenti accademici dovuti alla tempra. Impossibilità, a volte, di valutare oggettivamente e di interloquire con equilibrio. Ricusa la realtà e le scelte degli altri. Ama ed odia con pari intensità. Ha una fervida immaginazione che estrinseca nell’arte. Ha sete di potere. Iper-emotivo. L’attività erotica è indefessamente intensa, nondimeno la vive sovente con tormento e dolore. Possibile inibizione sessuale. Personalità idealista ed autarchica. Ottimismo di base. Grande impulso verso l’indipendenza ed anticonformismo. Filantropia, grandi ideali e riforma. Immani doti artistiche e esprit gitano. Equilibrio tra le energie. Grande aplomb e grande ambizione. Desiderio di sovvertire i canoni esistenziali e la società. Velleitarismi talora nebulosi. Profondo desiderio di palingenesi politiche e-o mistiche. Vessillifero  della propria generazione. Fantasia, immaginazione, estro evolutivo, singolarità del pensiero. Cambiamenti drastici e repentini in ambito ideologico.

(*) “To be ones’ cup of tea”-Espressione idiomatica la cui semantica allegorica è: “Essere il punto di forza di qualcuno”.

***
Dal saggio “Percy Bysshe Shelly” pubblicato nel libro Tetralogia di Mauro Montacchiesi – EDIZIONI STRAVAGARIO, 2009 – pag. 210
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