
Dimensione –
Dorme la gatta al canto del fuoco
il suo gomitolo unico gioco,
una crepa sul muro come ferita
s’allarga e ti segna lo scorrer di vita,
un ragno accasato nell’angolo tesse la tela
imprigionando attimi che il destino svela
l’orologio da parete ormai fermo alle sette
sul suo quadrante più niente riflette,
di umile forgia una scura vetrina
con i suoi ripiani adorni di trina
e una finestra che si affaccia, chissà?!
alba, tramonto non vedo di là.
Sembra una stanza sospesa nel tempo
sorprende la noia ascolta il sentimento
accartoccia la vita, strapazza i pensieri
dipinge l’assurdo annulla i desideri.
Non so se è reale quello che vedo
o un film mentale, ancora mi chiedo
fermo, bloccato su di un fotogramma
che nutre lo sguardo e il pensier inganna.
Una sedia impagliata domina la scena
il suo fantasma richiama a vita terrena.
***
Ombra
Strada facendo mi fermo a guardare
nella mia ombra fedele compagna
dove il mio sguardo si sa soffermare,
ne seguo i contorni s’ingrossa e s’allunga,
se attenua la luce anch’essa sbiadisce
in poco tempo scompare nel nulla.
M’affido al chiaror di una lampada accesa
e l’ombra mia assente, ritorna presente
tra lei e me grande è l’intesa,
ma nella notte più cupa e scura
è la tua ombra che può farti paura.
***
Oltre lo sguardo di Marzia Serpi – BASTOGI, 2013 – pag. 90
Il commento di NICLA MORLETTI
“Oltre lo sguardo” è un florilegio di poesie che catturano l’anima immersa nei magici colori dell’infinito mentre il soffio del vento, come violino, “singhiozza tra i rami di foglia vestiti.” E placida scende la sera, si fa quieta l’aria.
L’elaborazione dei componimenti di Marzia Serpi scaturisce da notevoli matrici estetiche e culturali, dalle quali l’autrice ripropone in una forma dolce e originale, con accenti chiaramente simbolisti, il parallelo tra natura e condizione umana, tra condizione umana e concezione esistenziale. Dominano i sentimenti, i ricordi, le emozioni, la consapevolezza dell’ineluttabilità della vita e del destino. Il tutto avvolto da un’estetica solare, per la trasparenza delle immagini attraverso la mediazione del sentimento che, di verso in verso, si fa sempre più puro e cristallino come acqua di sorgente.

“Oltre lo sguardo” è un florilegio di poesie che catturano l’anima immersa nei magici colori dell’infinito mentre il soffio del vento, come violino, “singhiozza tra i rami di foglia vestiti.” E placida scende la sera, si fa quieta l’aria.
