La stanza vuota di Giulia Madonna

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I mille ricordi di un grande amore

Elena guardava fuori dalla finestra della “stanza vuota” e non riusciva a non piangere, nonostante fosse una giornata piena di sole in cui le rondini felici gridano volteggiando nel cielo.
Il sole asciugava le lacrime che scendevano come pioggia d’autunno sul suo viso contratto dal dolore.
Pensava singhiozzando disperata: “Oramai cosa mi resta da fare? Ogni speranza è vanificata”.
Per Elena era davvero la più brutta giornata della sua vita perché si era chiuso per sempre un capitolo importante.
Provò a tirarsi su, si asciugò in fretta le lacrime, si sistemò i capelli e uscì, prendendo con sé tutto il peso del suo dolore, ma tenendolo stretto dentro per non farlo uscire.
Camminava veloce e assente, i piedi la stavano portando chissà dove, ma l’aria fresca di maggio era piacevole sul suo viso ancora gonfio di lacrime. Il profumo dei mille fiori la stordiva quasi, tutto le girava intorno come in un valzer, lei continuava a camminare mentre la mente era spenta e gli occhi fissi, come assenti.
All’improvviso si accorse di essere arrivata nel parco e di essere seduta sulla panchina sotto il glicine, dove tante volte aveva trascorso ore felici, che ora con i suoi fiori la teneva stretta come in un abbraccio.
I ricordi allora vennero alla mente, si affollarono tutti insieme, come quando si hanno delle briciole in mano e i piccioni quasi ti assalgono per mangiare. La mente tornò indietro a quel giorno di maggio di ben quindici anni prima, quando, tornando stanca e sudata dalla prima giornata di mare, avvolta appena nel suo pareo hawaiano, inciampò nell’incontro più importante della sua vita, tanto da segnarla per sempre.
Era proprio distratta e assente quando, mentre attraversava la litoranea, si sentì chiamare all’improvviso:
«Scusa! potresti spiegar mi dove si trova via Mameli?».
Elena si trovò davanti un baldanzoso giovane di belle speranze a cavallo della sua potente moto che, con una scusa banale, stava provando ad avvicinarla.
Il nome dello sconosciuto era Adriano ed era davvero affascinante con i suoi occhi scuri ed enigmatici, la pelle abbronzata e i capelli nero corvino, portati tutti indietro con il gel.
Adriano rimase folgorato dalla bellezza di Elena: la ragazza aveva lunghi capelli castani, un corpo mozzafiato, che il suo pareo lasciava intravedere, ma la parte del corpo che più affascinò Adriano furono le bellissime gambe affusolate della ragazza, che erano completamente scoperte.
Elena, forse perché un po’ stanca e stordita dal sole preso, rispose garbatamente alle domande dello sconosciuto, così si trovò all’improvviso a dialogare con allegria con quel bel ragazzo e addirittura gli lasciò il suo numero di telefono.
Certo non era il primo che la fermava per strada e provava a conoscerla, ma finora non era nato niente d’importante da quegli incontri casuali e così Elena pensò che si trattava del solito moscone, come quelli che le giravano sempre intorno, ma non fu così. Qualche ora più tardi ricevette la telefonata inaspettata di Adriano.
Cominciarono a parlare allegramente per ore, così Elena si ritrovò impegnata in un appuntamento per il pomeriggio seguente.
All’appuntamento Elena andò già con il cuore in gola, erano solo poche ore che conosceva Adriano ma già sentiva qualcosa di strano dentro.
Forse era la stupenda primavera appena sbocciata o i suoi freschi vent’anni, ma dal primo istante passato assieme ad Adriano tutto fu magico.
Elena, nonostante avesse già provato la travolgente passione d’amore, era ancora acerba e inesperta ed era alla ricerca del suo principe azzurro.
Adriano, dall’alto dei suoi ventinove anni e delle sue numerose storie amorose, era affascinato dalla travolgente bellezza di Elena, ma soprattutto dal fatto che fosse così acerba.
Passarono il pomeriggio a parlare e scherzare, ma dal primo istante Adriano si avvicinava sempre più ad Elena, e lei veniva travolta dal fascino maturo e sfrontato di Adriano.
Il carisma di Adriano fu galeotto per Elena, che si ritrovò avvinta a lui a vivere la sua prima volta tutta d’un fiato.
Tra i due però a essere rimasto colpito fu soprattutto Adriano: di donne ne aveva avute tante, ma nessuna lo aveva travolto mai così, e ciò lo sbalordì ancora di più perché la giovane donna che stava abbracciando era acerba e alla sua prima esperienza.
Elena rimase stordita, tanto da restare quasi assente e persa, Adriano, invece, era ben cosciente delle sue forti sensazioni, così si attaccò a lei perdutamente.
Appena tornati a casa, Adriano telefonò a Elena e passò la serata a parlare con lei.
Da quel giorno divennero inseparabili, cominciarono a vedersi pomeriggio dopo pomeriggio, vivendo assieme una passione travolgente.
Elena cominciò a conoscere in Adriano un esperto amatore e amante perfetto, Adriano scoprì in Elena la donna dei suoi sogni, bella, fresca, travolgente e soprattutto completamente sua.
Per Elena fu un’esperienza forte, scoprì il sesso e vide sbocciare la sua maturità in unisono con lo sbocciare della primavera, la passione che cresceva in lei ogni giorno di più la impauriva quasi, ma non poteva opporsi ad essa.
Adriano diventava ogni giorno più importante, quasi una droga per lei, a cui non riusciva più a opporsi.
Adriano rimaneva ogni giorno più travolto dalla purezza di Elena, che stava sempre più svelando la sua dolce e straripante sensualità, di cui lui stesso era artefice e maestro.
Una miscela altamente esplosiva per entrambi: l’allieva che ogni giorno superava e stupiva il suo maestro.

LA STANZA VUOTA di Giulia Madonna – GRUPPO ALBATROS IL FILO, 2011 pag. 111

Il commento di NICLA MORLETTI

Titolo evocativo, in copertina un letto bianco e sfatto e i mille ricordi di un grande amore. Elena, la protagonista, guarda fuori dalla finestra della “stanza vuota” e mentre le rondini volano felici nel cielo, lei piange. E il sole le asciuga le lacrime. Una prosa che è anche poesia, un romanzo che è emozione, palpito, sussurro, eco di ricordi lontani che si affollano tutti insieme nella mente come fanno i colombi quando si gettano su briciole di pane. C’è lui nella sua mente, affascinante, seducente. Ma la stanza è vuota. Un romanzo scritto con delicatezza e passione, con morbidezza ma anche con forza della parola. Un libro d’amore che fa commuovere e sognare come i caldi colori di un tramonto di fine estate.

54 COMMENTS

  1. Carissimi amici,
    ho da darvi una bellissima notizia.
    Il mio romanzo “La stanza vuota” ha ricevuto un altro premio e con questo siamo già a quota tre.

    Premio Speciale della Giuria “Val di Vara A. Marziale” 2012 XXIII Edizione.

    Inutile dirvi la commozione e la soddisfazione ma soprattutto lo sprone ad andare avanti e a crescere giorno dopo giorno.
    Grazie a tutti e speriamo che sia il terzo di una lunghissima serie!!!

    • Cara Giulia
      Congratulazioni per il tuo terzo premio per la stessa opera .
      Sai, chi sa descrivere i sentimenti umani con passione come hai fatto te i premi se li merita.
      LA STANZA VUOTA non sta solo per l’anima ma anche per il cuore, in questo contenitore che ci dà la vita e batte dentro di noi è come una stanza e lì i sentimenti si mescolano e ci fanno vedere attraverso le nostre emozioni le cose belle e brutte della vita, poi ci sono i ricordi custoditi, alcuni volano via alcuni rimangono stretti a noi, sono i ricordi che danno un senso alla vita…
      Mi piacerebbe leggere questo libro, perchè sono una sentimentale e ho sempre le lacrime in tasca segno di grande sensibilità.
      Cari Saluti
      Maria Luisa Seghi

  2. Gentile Giulia

    Il titolo del romanzo ” LA STANZA VUOTA” deve pur avere un significato a tratti doloroso a tratti gioioso.
    Questo grande amore unito alla passione è troppo immenso per durare, un giorno ci sarà un risveglio amaro da parte di lei perchè ho la sensazione che lui nasconda qualcosa.
    penso che questo romanzo sia denso di emozioni e di sorprese, che solo leggendolo tutto capiremo tante cose che ora non possiamo comprendere.
    Auguri Giulia sei brava a mischiare la trama.
    Maria Luisa Seghi

    • Cara Maria Luisa,
      grazie per le belle parole. Il titolo è stato scelto perché è un luogo cardine che fa da filo conduttore a tutta la storia, ma anche perché è la trasposizione dell’anima senza amore, tormentata solo dai bei ricordi. Sì, la storia narra un grande d’amore che resisterà a tutto ma ci sono anche tanti risvolti che sorprendono il lettore.
      Con affetto
      Giulia Madonna

  3. Ho letto l’incipit del tuo romanzo,non so dire se sia giusto stroncare con durezza una cosa che non piace,oppure criticare ogni passaggio,vivisezionando l’opera,capisco l’apprensione dell’autore nei confronti della sua creatura,la sua disposione a difenderla contro il mondo tutto.
    L’amore è un argomento importante,no fondamentale direi,ma forse la storia sviluppa un pathos nel suo sviluppo,o ha dinamiche e tensioni che un apparente banalità si trasforma in magia narrativa.
    Io penso, comunque ,che scrivere sia bellissimo,che uno debba scrivere ,come sottoposto a una specie di piacevole condanna,a volte non così piacevole.
    Scrivi,dunque,scrivi,esprimi emozioni,la passione supera il talento.
    Leggeró il libro.
    Grazie per averlo scritto.

    • Caro Tommaso,
      credo che tu abbia molti, moltissimi dubbi. Dal tuo commento non è ben chiaro se sei a favore o contro il mio romanzo. Certo, questo è solo l’incipit e non credo si possa giudicare una intera storia da poche righe. Io, comunque, ti ringrazio del commento. Parlare d’amore oggi, che siamo circondati da mille notizie orribili e poco incoraggianti, può sembrare banale. Eppure è proprio l’amore che da sempre fa muovere il mondo. Io, poi, nel mio romanzo affronto l’argomento investendolo di un respiro molto più ampio: si descrive la crescita psicologica dei protagonisti, si parla di famiglia allargata, si parla di morte.
      La storia d’amore alla fine è solo lo sfondo di ben altro. E poi scrivere è l’atto inevitabile ad una forte esigenza interiore, il talento, poi, è tutta un’altra cosa e questa non mi sembra la sede adatta per stare a giudicare ciò. Comunque, grazie e spero che tu lo legga per capire fino in fondo il senso della mia storia.
      Giulia Madonna.

  4. Ho letto questo libro e l’ho trovato coinvolgente. Una storia che prende l’anima. Un racconto ben costruito di un amore in senso assoluto. Il romanzo mi è piaciuto e colgo l’occasione per fare i miei più sinceri complimenti all’autore. Vi consiglio di acquistare quest’opera ! Sono certo che sentiremo ancora parlare di questa scrittrice. Rimango pertanto in attesa dei prossimi lavori. Buona lettura !

    • Ringrazio di cuore Simone per le sue belle parole che hanno maggiore valore in quanto è anch’egli uno scrittore. Sono felice che il romanzo sia arrivato e che il suo profondo significato si sia palesato fino in fondo.Oggi è così difficile parlare d’amore e di buoni sentimenti perché siamo troppo abituati alle orribili notizie di cronaca nera che sta assuefacendo le nostre coscienze a tal punto che la dolcezza dell’amore ci fa quasi inorridire. E invece io amo andare proprio contro corrente e cercare di proporre uno spiraglio di luce nel buio più assoluto. Spero davvero,caro Simone, che il mio nome si faccia sentire se non altro per continuare a scrivere storie positive che lasciano, non l’amaro, ma il miele in bocca. Grazie a te, Simone, e onore al tuo lavoro di scrittore che è altrettanto di valore e di sprone per tutti noi.

  5. Carissima, come promesso, ti scrivo un breve commento. “Sono profondamente allergica alle storie d’amore e di dolore” . Proprio non riesco a goderle a pieno, è più forte di me. Sarà che le ho sperimentate talmente direttamente che non riesco più a specchiarmi quando le vedo scritto. Difficilmente leggo storie d’amore. Difficilmente leggo storie, come ormai saprai preferisco la saggistica. Per questo non so proprio commentare… L’ultima grande storia d’amore che penso di aver letto è Ada o ardore di Nabokov. O forse Jules e Jim che però raccontava un mènage a trois…
    Mi spiace è davvero un allergia difficilmente curabile…
    Un caro saluto
    Eletta

    • Cara Eletta, mi dispiace che tu abbia questa forte allergia per l’amore. Nel mio romanzo,comunque, non si tratta solo l’amore, è più un percorso arduo e tortuoso, attraverso la vita dei protagonisti, per arrivare ad una piena maturazione psicologica, grazie alla consapevole accettazione dell’amore.
      L’amore trattato è quello più alto che riesce a parlare ad un padre ed un figlio, che genera la gioia di una famiglia allargata, che rimargina le ferite e l’abisso tra due donne rivali, che riescono a comprendersi e, alla fine, ad amarsi. C’è soprattutto un monito, gridato ad alta volce, alle tante coppie che oggi, troppo facilmente si lasciano e che poi torturano i propri filgi con le ripicche reciproche.
      Come vedi la storia d’amore che viene narrata è solo una scusa per affrontare ben altre tematiche.
      Un abbraccio
      Giulia Madonna

    • Sono felice che ti sia piaciuto e che ti intrighi ed emozioni. Io stessa mi sono emozionata immensamente nello scriverlo. “La stanza vuota” è stato il romanzo rivelazione che mi ha spalancato la porta al mondo affascinante della passione per la scrittura che da quel giorno è divenuta il centro della mia vita dandole maggiore senso e valore.
      Giulia Madonna

  6. Cara Giulia, ti faccio il mio più sincero “in bocca al lupo” per questa magica avventura!
    Manuela

    • Manuela, ti ringazio di cuore per il tuo sincero augurio.
      So di trovarmi proprio all’inizio della lunghissa strada in salita che mi aspetta ma la passione è tanta e la forza e la volontà non mancano, poi se arriverà anche un po’ di buona fortuna, certo, non mi farà male!
      Sono cosciente che il Premio vinto è solo un piccolissimo passo, ma è pur sempre un inizio di percorso.
      Giulia Madonna

    • cara Giulia, ho letto volentieri il tuo scritto. La cover è intrigante. Se proprio devo fare una “critica” posso dire che traspare la tua giovane età ma, purtroppo, è un male relativo da cui si guarisce in fretta. Ti auguro di continuare nel tuo cammino: hai già vinto un premio quindi l’inizio è giusto! Clara Spada

      • Ti ringrazio tanto Clara dei complimenti anche perchè fatti da te che hai alle spalle tanta carriera di un certo rilevo nella scrittura è per me un onore. Certo, che di cammino ne ho ancora tanto da percorrere e che la crescita è auspicabile. Mi fa un po’ sorridere e mi rallegra che tu mi abbia definita “giovane”, in realtà ho quasi cinquant’anni, e, comunque, essere ancora definita “giovane” non può che rendermi felice.
        Giulia Madonna

  7. A tutti i miei lettori voglio dare una magnifica notizia:

    Il mio romanzo “La stanza vuota” ha vinto il Premio Speciale della Giuria del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Cinque Terre – Sirio Gierrieri” XXV Edizione- 2011.

    Domenica 25 Marzo 2012 alle ore 15,30 presso “Le Terrazze” di Porto Venere (SP) ci sarà la Cerimonia di Premiazione a cui parteciperò per ritirare il Premio.

    Il mio romanzo il 30 Settembre 2011 aveva già ricevuto il Diploma di Riconoscimento Letterario con votazione 93/100 per Segnalazione della Giuria del Premio Nazionale di Letteratura “Prof. Francesco Florio” 2011 Licata XIII Edizione.
    Aver ricevuto il Premio Speciale della Giuria è, certamente, un’emozione immensa che ripaga tutta la mia grande passione per la scrittura e dà speranza ai miei sogni di poter cominciare a fare strada.
    Mi auguro da me stessa che questo Premio sia il secondo di una lunga serie e che possa incoraggiare tutti i miei lettori e che trasformi quei pochissimo detrattori della mia scrittura in nuovi e agguerriti miei fans.

  8. Ho letto l’incipit del libro e, mi scusi, l’ho trovato di una banalità disarmante. Forse prima di pubblicare un libro dovrebbe rivolgersi ad un editor serio. Il suo libro pare davvero scritto da una liceale (e nenache troppo brava). E dovrebbe pure tentare di non pubblicare a sue spese, altrimenti l’unico risultato che otterrà sarà ingrassare i proventi dell’editore. Mi stia bene.
    Alberto

    • Alberto, come mai questa asprezza e durezza nelle parole? Accetto tutti i tipi di commenti e ciò rivela che questo blog non filtra proprio nulla. Mi sta bene un giudizio negativo espressione di un non gradimento dello stile o delle tematiche affrontate. Ma arrivare a dire che ho bisogno di un buon editor per non ingrassare un editore a pagamento mi fa pensare che lei o è proprio un editor o qualcuno molto vicino a chi fa proprio questa professione, o sbaglio? Poi ho notato che è venuto specificatamente a commentare il mio libro e non tutti gli altri presenti in questo blog, e qui di libri pubblicati a pagamento è pieno! Come mai ha preso questa mira così precisa e diretta verso di me? E poi per fare delle accuse così pesanti e dirette almeno avrebbe dovuto dichiararsi apertamente scrivendo il suo nome e il suo cognome. Ma lei ha fatto la sua bella sfuriata e poi via sparito nel nulla. Le faccio i miei complimenti: davvero una bella dimostrazione di forza e coraggio!

    • Esprimo il mio disappunto verso il commento del Signor Alberto, non si può avere la PRESUNZIONE di giudicare un romanzo solo leggendo l’incipit, personalmente questo libro LA STANZA VUOTA ho avuto il piacere di gustarmelo tutto d’un fiato e devo dire che fa bene al cuore, sono sempre alla ricerca di “scrittori si nasce” un genere da alternare alle letture barbose ” i grandi classici “.
      Noi lettori abbiamo ricercato altrove il senso della vita, ma la tragica e innata fantasia di questi nuovi autori stimolata da un sentimento di umiliazione, ci trascina in modi nuovi di percepire l’esistenza e occorre che il pubblico partecipi almeno in una certa misura all’abreazione, questa esperienza vissuta di un universo di effusioni simboliche di cui il malato (lo scrittore) in quanto psicopatico si celebra portatore sano!
      Per finire, senza giri di parole, considero “La stanza vuota” della scrittrice Giulia Madonna un romanzo fuori dal banale inteso tradizionalmente, un libro straordinario pari forse solo a ” LE MIE POESIE ” di David Star edito da Tracce e che consiglio vivamente a tutti!!! Grazie.
      Jaco Nicolas

      • Gentilissimo Jaco, ti ringrazio per aver difeso a spada tratta il mio libro. Son felice che tu lo abbia apprezzato e che ti sia emozionato. Beh! Non si può piacere a tutti, soprattutto quando si parla di sentimenti e amore, proprio oggi che gli autori scelgono quasi sempre tematiche tragicamente attuali. Certo, Alberto è stato molto ruvido e ha espresso una sua personale, ma molto personale, opinione. Anzi, direi, che mi ha condannata senza possibilità di replica. Ma per fortuna ci sono ancora persone come te che sono pronte a difendere chi viene attaccato senza sconti. Le cose, però, stanno cambiando! Comincio ad avere le mie prime soddisfazioni: il mio libro ha vinto il Premio Speciale della Giuria del Premio “Cinque Terre -Sirio Guerrieri” 2011 XXV ed. su una rosa di 900 partecipanti; ho ricevuto il Diploma di Riconoscimento Letterario con votazione 93/100 per Segnalazione della Giuria del Premio Nazionale di Letteratura “Prof. Francesco Florio”2011 XIII ed.
        Forse tutto ciò sembrerà nulla ad Alberto invece per una scrittrice esordiente come me tali Premi sono stati fonte di emozione e mi sproneranno a continuare e a non arrendermi mai. Spero che resterai un mio assiduo e fervido lettore anche per le mie prossime pubblicazioni e che continuerai ad emozionarti per la mia scrittura.
        Un abbraccio.
        Giulia Madonna

    • Immagino che il sig. Alberto. sia semplicemente una persona delusa da qualche prova non superata, avrà il sogno nel cassetto da anni, e scrivere un libro non è da tutti. Ci vogliono, Intelligenza, capacità comunicative, fantasia e tanto amore, tutte qualità che il sig. Alberto ha espresso al contrario in solo quattro righe. Brava Giulia Madonna, comprerò sicuramente il libro.

  9. Penso ad una storia piena di emozioni ed intensi sospiri presi da una scioglievolezza dei versi che fluiscono in maniera mielosa e piacevole… Ma la mia curiostià è dettata dallo scoprire dove è situata questa stanza al centro dell’attenzione…
    Mi farebbe piacere scoprirlo…
    In bocca al lupo.
    Sabato P.

    • Caro Sabato, la stanza vuota è il luogo da cui parte la storia e dove si conclude, una sorta di filo conduttore di tutta la narrazione in cui si fa spesso riferimento all’uso dei flash-back.
      In realtà la stanza vuota non è solo ed esclusivamente un luogo reale ma soprattutto la metafora dell’anima tormentata dal dolore della perdita dell’amore, appunto una stanza vuota, cioè senza amore. E’ stato inevitabile dare all’opera proprio il titolo” la stanza vuota” poichè questo luogo dà senso a tutta la storia. Ti ringrazio per le tue belle parole.

  10. ” La stanza vuota ” e’ piena di rimpianti. E anche di ricordi sussultanti.
    Giula Madonna cattura il lettore con una trama avvincente e una prosa squisita.
    L’ amore, in fondo, e’ il quoziente della vita. Senza – come recitava una canzone degli Anni Settanta del secolo scorso – si muore.
    Si muore dentro, prima. E poi esternamente..

    Gaetano

    • Gaetano, ti ringrazio. Sì, nella “stanza vuota” ci sono tanti ricordi ancora vivi e mai sopiti. Elena si ritroverà in quella stanza arrivandoci quasi incosciente, persa nel suo dolore e fra i suoi mille pensieri. Cercherà proprio in quella stanza di ricominciare la sua vita e di rinascere da tutto quello strazio.

  11. Il grande amore… quello che si incontra una sola volta nella vita… quello che riempie l’esistenza… quello che tutti cercano, che tutti sognano… una favola! Leggo parole veramente profonde e intense, sentimenti fortissimi ed unici che accomunano molte donne, che fanno sognare… complimenti!!!
    Mi piacerebbe davvero avere la possibilita’ di leggere per intero questo libro… per sognare… per volare con il pensiero!

    • Cara Fiorella, grazie per le belle parole. Sì, si narra una grande e travolgente storia d’amore ma che investe i protagonisti in tutti i sensi. Non è solo l’amore passionale ma anche quell’amore che ti fa fare sempre la cosa giusta per te e per chi ti sta accanto, che ti fa empatizzare e condividere con l’altro tutto e più di tutto. Addirittura si riesce a superare il dolore straziante della morte grazie al grande amore che investe e abbraccia tutti, quasi fosse un beneficio miracoloso capace di guarire e cancellare ogni tipo di ferita. Potrebbe apparire una favola ma in realtà è un monito a lasciarsi andare all’amore senza esitazioni nè paure.

  12. Complimenti per il tuo racconto, sembra una storia delicata ma allo stesso tempo ricca di emozioni.
    Ho letto lo stralcio riportato sulla pagina e il messaggio che tu hai scritto in breve.
    Ogni storia d’amore a un suo segreto particolare, e tu hai voluto sottolinearlo con affabilità. Continua a scrivere le tue storie cara Giulia e non smettere di sperare mai.
    Un abbraccio da Molly Sun.

    Ps. Grazie per il commento che hai lasciato sul mio libro.

    • Grazie dolce Molly, mi fa piacere che tu abbia apprezzato la storia e le emozioni che la caratterizzano.
      Seguirò sicuramente il tuo consiglio e non smetterò di sperare e sognare.
      Un abbraccio

  13. Carissima Giulia, trovo che il tuo incipit sia molto interessante, quasi una “bella copia” delle nostre storie….La lettura scorrevole poi si è interrotta…che dispiacere! Ecco, l’interruzione non l’ho gradita! Mi piacerebbe poter leggere il seguito! Un caloroso abbraccio!….E complimenti!

    • Grazie tante Maria, sono felice che la mia storia abbia destato la tua curiosità e ti ringrazio delle belle parole. Sì, ho voluto fortemente raccontare una storia, come quelle che tutti i giorni viviamo, ma con un finale volutamente positivo.
      Sarebbe stato troppo facile e scontato lasciarsi andare nel narrare tutte le nefandezze che di solito gli ex coniugi si fanno. Credo, proprio, che tutti siamo stanchi di sentire parlare di matrimoni avvelenati da rancori, dispetti e quant’altro, quasi come se prima non ci fosse stato amore. Io credo che se ci si è amati, poi, quando l’amore finisce non ci si dovrebbe odiare o, almeno, bisognerebbe provarci per rispetto dei figli, che non hanno nessuna colpa. Certo, è necessaria moltissima maturità e voglia di empatizzare.

  14. La stanza vuota, un letto disfatto, immagine lacerante. Una storia d’amore travolgente che s’incontra una sola volta nella vita, raccontata con un ritmo che avvolge e trascina, che sorprende ed emoziona.
    La prigione del dolore diventa una premessa di rinascita, la ricerca di un respiro di vita, una guida dall’oscurità alla luce.

    • Dolcissima Anita, le tue parole mi commuovono. Ti ringrazio davvero tanto per le bellissime parole che hai voluto donarmi. Sei entrata perfettamente nella storia e nell’atmosfera che ho cercao di narrare. L’amore che scoppia tra i due protagonisti è un amore speciale e unico: un uomo maturo e affascinate con una ragazza acerba e pura. Un amore speciale in cui lei si butta a capofitto, dimostrando forza e coraggio, mentre lui dovrà vivere una vita intera per raggiurgerla. L’amore cambia e migliora tutti, regalando a piene mani felicità, e poi serenità. E’ un amore che genera amore. Un amore che è benefico e miracolante. In fondo l’amore è una forza devastante, ma buona.

  15. Buona serata.
    Lo stralcio del romanzo di Giulia, svela una scrittura delicata e radiosa.
    L’incontro dei personaggi dell’estratto è disegnato con leggerezza ma anche con la giusta intensità di un’esplorazione ispirata. Si avverte molta partecipazione e tensione nel suo discorso; nessun punto è lasciato andare ma è pesato e sentito in profondità, come un tassello prezioso da custodire.
    Molto bello l’effetto della passeggiata solitaria sospesa nel turbinio del valzer, così come la panchina sotto il glicine e i ricordi come briciole assediate dai piccioni.
    In gamba a Giulia per il suo percorso “travolto dalla sua stessa purezza…”
    Luigi

    • Carissimo Luigi, le tue parole mi hanno emozionato, e ti confesso senza alcun pudore, fino alle lacrime. Mi fa un enorme piacere sapere che uno scrittore abile e affabulante come te possa aver colto tanti punti ed elementi tra le mie parole scritte. E poi hai colto un aspetto molto forte e vero in me che più di tutti mi caratterizza: la purezza.
      A quasi cinquant’anni sembra strano essere ancora puri ma in realtà ogni avvenimento della vita io lo vivo con l’incanto e il sogno di un bimbo e vengo ripetutamente e completamente travolta dalla mia purezza. Grazie ancora della tua attenzione.

  16. Ti esprimi con una discreta proprietà di linguaggio. Abbastanza approfondito è lo scavo psicologico effettuato nei confronti dei vari personaggi. Credo che sia lodevole il tentativo, operato da parte tua, di inserire la speranza in una vicenda complessa che presenta tratti di negatività e di sofferenza.

    • Grazie Marco, apprezzo molto le tue belle parole. Sono felice che tu abbia notato il mio tentativo di affrontare la psicologia dei personaggi. Sì, ho cercato, ho voluto fortemente, immettere la speranza e la luce in una storia complessa e difficile. Ho voluto sottolineare che la sofferenza non è altro che il cammino verso la speranza di un giorno migliore.

  17. Salve, voglio solo pubblicare la sinossi del mio libro così da dare più indizi a tutti coloro che vorranno leggerlo.
    L’opera sotto le mentite spoglie della narrazione di una grande e travolgente storia d’amore, in realtà, narra la crescita psicologica dei personaggi che impiegano tutta la loro vita per comprendere il valore immenso del loro sentimento. L’amore scoppia improvviso e violento tra Adriano, maturo e affascinante, ma troppo abituato a giocare con le donne e con l’amore, e Elena, dalla bellezza fresca e senza trappole. Ma da subito i due innamorati reagiscono in maniera differente: lui è affascinato ma non riesce a lasciarsi andare del tutto, lei, priva di sovrastrutture, perchè è alla sua prima storia d’amore, si lascia trasportare dal sentimento, senza soppesare le difficoltà a cui andrà in contro. Nascerà una rovente storia d’amore, fatta di tira e molla, che li legherà e li accompagnerà per tutta la vita. Adriano dovrà toccare il fondo della sua vita per comprendere l’importanza del suo sentimento per Elena. Arriverà a sposarsi per la seconda volta, ad avere un figlio, ma continuando a vivere di rimorsi e rimpianti, per riuscire, finalmente, a comprendere che solo Elena è la donna che ama davvero. A questo punto sarà disposto a rischiare tutto per lei, anche a perdere suo figlio, pur di realizzare, finalmente, il suo sogno d’amore. Ma avviene il miracolo. Invece di insinuarsi l’odio, il dolore e la vendetta tra i protagonisti, l’amore che si riaccende tra Adriano e Elena si sparge tra tutti, genereando un fenomeno a catena: da amore nasce e si sparge altro amore. Tutti, nessuno escluso, nel tentativo di non far soffrire il bimbo, che non ha colpa della fine del matrimonio, tirano fuori da sè il meglio, cercano di empatizzare con l’altro, provano a non essere egoisti ma diventano altristi, fino a creare un nuovo equilibrio. Nasce una nuova famiglia, una famiglia allargata, la loro “strana famiglia”, in cui tutti, nessuno escluso, sono felici, perchè ognuno ha un ruolo preciso e disegnato sulle proprie capacità e desideri. Questo nuovo felice equilibrio darà gioia a tutti, tanto da riuscire a regalare la serenità e a far superare il dolore improvviso e straziante della morte di Adriano. Le due donne, invece di sentirsi rivali, si sentiranno le due madri del piccolo e decideranno di crescerlo insieme nell’amore, mantenendo la promessa fatta ad Adriano sul suo letto di morte. E’ la chiamata dell’Amore, che non sempre è facile da sostenere, che ci chiede anche tantissimo, in cambio della felicità, ma che è inevitabile e travolgente. I protagonisti si dibattono e lottano, quasi per non cedere ma, alla fine, è impossibile non seguire questa voce forte e assordante. L’Amore cambia e matura i protagonisti, Adriano in primis, che diviene il trascinatore e il capo della nuova famiglia, e sarà proprio l’Amore, immenso e fecondo, che riuscirà a far superare il dolore della morte e darà speranza nel futuro, a tutti.

  18. è un libro che con una scrittura fluida e chiara racconta di emozioni, del coraggio di vivere fino in fondo, della possibilità di relazioni più vere, semplici e dirette… e se le emozioni fluiscono la felicità può emergere, anche nel dolore

    • Cara Laura, ti ringrazio delle belle parole. Da un’autrice di bellissimi versi come i tuoi non ci si può che aspettare emozione. Sì, ho usato una scrittura chiara perchè rispecchia me stessa. Amo essere semplice ma diretta perchè quando si tratta di emozioni è meglio non starci a girare troppo intorno. Quello che manca oggi è la veridicità, l’essere schietti e sinceri. Ci si trincera troppo dietro paraventi come l’apparire perciò, poi, di fa un uso smodato e quasi malsano dei social network, senza mai cercare di mettere la propria faccia o le proprie emozioni in primo piano. Così, alla fine, ci si fa solo del male a non essere veri pienamente. I protagonisti del mio romanzo, dopo aver perso tanti anni d’amore per non essere stati pienamente sinceri con le loro emozioni, diventano veri e autentici, non mentono più al loro cuore e soprattutto non lasciano più trascorrere il tempo invano.

  19. Bella la descrizione delle sensazioni provate da entrambi i protagonisti, mi riportano alla mente momenti di un tempo passato. E’ molto bello quando un autore riesce con le sue parole a fare questo. Complimenti sinceri.

    • Ti ringrazio Raluni per le tue parole e sono felice di aver toccato le tue corde più intime, portandoti indietro con la mente a tempi passati. Sono riuscita ad emozionarti perchè io stessa, nello scrivere il romanzo, sono stata emozionata dalla storia e dalle forti sensazioni dei protagonisti. E’ stato bellissimo scoprire che esiste un mondo parallelo in cui tutto accade, magicamente, come se fosse vero e i personaggi ti prendono per mano e ti acconpagnano nelle loro vite, nelle loro forti emozioni.

  20. HO LETTO IL LIBRO, E’ MOLTO BELLO E COINVOLGENTE. SI LEGGE CON FACILITA’ E
    MI HA EMOZIONATO ,SOPRATTUTTO NEL SUO EPILOGO.
    ORNELLA

    • Garzie Ornella,
      sono molto felice che il libro ti sia piaciuto e ti abbia emozionato. E’ stata proprio la grande emozione che mi ha avvolta durante la sua scrittura a portarmi alla sua pubblicazione. Ho sempre amato scrivere, sin dall’adolescenza, ma “La stanza vuota” è stata una vera rivelazione per me. Ho scoperto che esiste, in qualche angolo della mia anima, un mondo sommerso e meravilgioso dove le cose accadono senza remore, dove l’emozione è protagonista. Da quel giorno non ho più smesso di scrivere!

    • Grazie Cristina, sono felice di aver destato la tua curiosità. E’ proprio vero quello che affermi: la chiusura di un capitolo della nostra vita porta con sè tanto dolore. Un dolore sordo e profondo colpisce inesorabile Elena. Lei prova a lottare contro il suo dolore ma i ricordi tornano ad affollare la sua mente. Così, la storia inizia con un flask-back, che diviene la storia stessa.

      • Complimenti Giulia, con questa pagina hai stuzzicato il mio appetito di lettore, mi precipito ad aquistare il tuo libro. Come ho già risposto al tuo commento, sai scrivere d’amore in modo semplice e piacevole, sai andare al di la del rapporto di coppia, dell’amore fisico sensuale. Sai portare l’amore a 360g, quello che ti coinvolge donando senza ricevere,che ti costringe ad accettare situazioni che possono stravolgere la vita, per tener fede a una promessa fatta, scoprendo un amore diverso che ti porta a una condivisione positiva per aiutare una verde vita a crescere in armonia verso un giusto futuro. Complimenti Candido

      • Grazie Candido, sono felice che la mia scrittura abbia suscitato in te tali e tanti sentimenti. Io amo la scrittura semplice ma che va dritta al cuore. Mi piace la chiarezza e la limpidezza delle parole che riescono a toccare le corde più intime della nostra anima. Grazie per le tue belle parole.

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