Fonte di luce –
Dio, fonte di luce e d’amore.
Improvviso nasce dentro.
Lentamente cresce come fiore
baciato dalla rugiada.
Rende il pensiero profondo,
aiuta ad attraversare
campi aridi e nebbiosi.
Bello è avere la sua carezza.
La sua parola amorosa
conforta, dolcemente guida.
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Sole che sorge
Il sole che sorge
fa capolino
dai monti all’orizzonte.
Sale lento
sempre più caldo e splendente;
bacia copre di gioia il viso.
Tinge le nuvole di rosa.
La sua luce riflessa
dà un’aureola al cielo.
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La società opulenta
L’opulenta società
ha corpo ben nutrito,
curato con creme e lozioni;
gode svaghi e divertimenti.
Va in palestra
per comprare la fatica,
dal dietista per dimagrire
dopo lauti pranzi.
È frivola e cedevole,
non ha tempra per lottare.
È sulla strada della decadenza.
Ignora il suo passato,
non guarda al futuro.
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Il sorriso
Il sorriso schiude
le labbra lievemente,
muove le gote,
rende plastico e lieto il viso.
Uno sguardo luminoso
incrocia l’altro,
fa sbocciare la simpatia.
Riscalda i cuori,
dissolve i sentimenti
freddi e diffidenti.
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Messaggero d’amore
Il fiore, messaggero d’amore,
cavalca l’onda
del desiderio ardente.
Penetra silenzioso nell’anima,
la colpisce con soave profumo.
I petali vellutati portano parole,
che irretiscono,
avvolgono il pensiero
in un’aureola sognante.
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Panorama – Antologia poetica di Giovanni Manzo – Albatros, 2012 – pag. 236
Il commento di NICLA MORLETTI
Questo florilegio di poesie di Giovanni Manzo è singolare e denso di intenso lirismo. Versi che sgorgano puri da un’incessante sorgente di limpidi pensieri, cristallini come acqua di fonte.
La raccolta è suddivisa in dieci sezioni ognuna comprendente una selezione accurata di poesie: Le luci dell’anima, La natura in poesia, I frutti del male, Poesie etico – sociali, L’angolo della purezza, I palpiti del cuore, Frammenti poetici, Poesie autoreferenziali, Poesie della fanciullezza, La valle degli animali.
Scrive l’autore: “I miei pensieri sono mossi / come i teneri rami dal vento”. Sono fili d’argento che legano sentimenti e cose, cielo e terra, alberi e fiori.
Le liriche di Giovanni Manzo cantano la vita, la gioia e la natura, scavano a fondo nell’animo umano alla ricerca di zone remote, impalpabili eppur vive. Emergono sentimenti genuini e forti che parlano al cuore, la cui forza espressiva cattura e trascina in un vortice di emozioni e sensazioni.