Panorama di Giovanni Manzo

Panorama di Giovanni Manzo

Fonte di luce

Dio, fonte di luce e d’amore.
Improvviso nasce dentro.
Lentamente cresce come fiore
baciato dalla rugiada.
Rende il pensiero profondo,
aiuta ad attraversare
campi aridi e nebbiosi.
Bello è avere la sua carezza.
La sua parola amorosa
conforta, dolcemente guida.

***

Sole che sorge

Il sole che sorge
fa capolino
dai monti all’orizzonte.
Sale lento
sempre più caldo e splendente;
bacia copre di gioia il viso.
Tinge le nuvole di rosa.
La sua luce riflessa
dà un’aureola al cielo.

***

La società opulenta

L’opulenta società
ha corpo ben nutrito,
curato con creme e lozioni;
gode svaghi e divertimenti.
Va in palestra
per comprare la fatica,
dal dietista per dimagrire
dopo lauti pranzi.
È frivola e cedevole,
non ha tempra per lottare.
È sulla strada della decadenza.
Ignora il suo passato,
non guarda al futuro.

***

Il sorriso

Il sorriso schiude
le labbra lievemente,
muove le gote,
rende plastico e lieto il viso.
Uno sguardo luminoso
incrocia l’altro,
fa sbocciare la simpatia.
Riscalda i cuori,
dissolve i sentimenti
freddi e diffidenti.

***

Messaggero d’amore

Il fiore, messaggero d’amore,
cavalca l’onda
del desiderio ardente.
Penetra silenzioso nell’anima,
la colpisce con soave profumo.
I petali vellutati portano parole,
che irretiscono,
avvolgono il pensiero
in un’aureola sognante.

***
Panorama – Antologia poetica di Giovanni Manzo – Albatros, 2012 – pag. 236

Il commento di NICLA MORLETTI

Questo florilegio di poesie di Giovanni Manzo è singolare e denso di intenso lirismo. Versi che sgorgano puri da un’incessante sorgente di limpidi pensieri, cristallini come acqua di fonte.
La raccolta è suddivisa in dieci sezioni ognuna comprendente una selezione accurata di poesie: Le luci dell’anima, La natura in poesia, I frutti del male, Poesie etico – sociali, L’angolo della purezza, I palpiti del cuore, Frammenti poetici, Poesie autoreferenziali, Poesie della fanciullezza, La valle degli animali.
Scrive l’autore: “I miei pensieri sono mossi / come i teneri rami dal vento”. Sono fili d’argento che legano sentimenti e cose, cielo e terra, alberi e fiori.
Le liriche di Giovanni Manzo cantano la vita, la gioia e la natura, scavano a fondo nell’animo umano alla ricerca di zone remote, impalpabili eppur vive. Emergono sentimenti genuini e forti che parlano al cuore, la cui forza espressiva cattura e trascina in un vortice di emozioni e sensazioni
.

1 commento

  1. Giovanni non teme di apparire
    il cronista del buon dire.
    In Dio rifulge il sentimento
    che dovrebbe ogni uomo far contento.
    In Sole che sorge la natura
    offre un’ immagine di se’ sicura.
    E Manzo afferma che la Societa’ opulenta
    senza carita’ e’ in aognia lenta.
    Tesse l’ elogio del sorriso,
    anticamera del paradiso.
    E infine elogia il fiore,
    definendolo Messaggero d’ amore..
    Belle liriche, forti e stringate
    vanno lette e meditate.

    Gaetano

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