Er monno sbarazzino di Alba Venditti

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Er compreanno

Ciavemo ormai la mania de festeggia’
‘gni vorta che ce stamo a invecchia’
invesce,  d’avecce er rodimento drento
che un’artr’ anno è passato
e un novo acciacco cia’ lassato.
Eppoi si festeggi devi pure da ciacca’ li sordi
ecco perché quer compleanno mai più te lo scordi.
Domanno e dico: “Nun se po’ ferma’ ‘sto compimento d’anno?
Quanti vantaggi caveremmo!!! Innanzitutto, l’eterna gioventù
eppoi er problema nun ce sta più
de decide chi se deve da invita’
altrimenti, s’offenne questo oppure quello
e pe’ riporta’ la pace se deve puro da arbitra’.
Un’artra cosa è la torta che se  offre
in segno de gioia da condivide coll’artri,
ma chi l’ha detto io quella torta
la darebbe in faccia ar novo anno
che se ne poteva da annò a passeggia’ da un’artra parte
invesce de famme invecchia’
e pe’ nun penzacce me metto a gioca’ a carte.
Er compreanno ce comporta sempre ‘na  riflessione:
“Me convie’ da riceve li regali se li devo doppo contraccambia’
e allora ditemi voi er guadagno perzonale indole sta’?”
Sapete allora che penzo nun faccio sape’ niente a nessuno
der compreanno accusì tutti un po’ più giovane me crederanno
e festeggerò con me e l’ombra mia
accosì me sento in compagnia,
ma l’ombra nun me po’ fa’ coll’artri la spia.

***

L’omo stregato dalle donne

Disse un giorno l’omo:
“Poro me da quanno ho visto la donna
mentre  me mostrava quelle gambe mozzafiato
sotto quella vertiginosa minigonna
so’ rimasto stregato,  accusì come ‘no scemo
me so’ proprio bello che inguaiato.
Si è vero,  mo’ l’ho capito
e potrei dammela a gambe levate,
ma purtroppo ormai de lei so’ succube
e nun riesco a famme vale’
perché nun lascia spazio pe’ me,
anzi  si ce provo me fa le piazzate.
Senza de lei nun so’ sempre contento,
devo da ammette che so’ più lento,
oppuro nun riesco a move un dito me manca er su comanno
e allora, quello che devo da fa’ pigro lo rimanno.
E poi  scusate si sto da solo,
si nun l’avete capito, nun pozzo esse’  commido
ad aspetta’ che lei prepara  er  mi’  piatto preferito
co’ quell’invitante odorino
e allora, paravento,  ce passo sopra
si  la mi’ donna me fa’ er su’ casino.
Certo lei  t’a riempie de troppi sermoni
perché gestisce la su’ casa comme vonno le tradizioni,
ma quanno l’abbraccichi  core a core
er mi’ cervello penza solo all’amore …
e dimentico  che quarche vorta me tratta comme  ‘na rota de scorta.
Diceteme voi  comme se po’  la donna intelligente, sciocca o gnocca
trasformalla in cenere è ‘na creatura unica ner su’ genere
e troppo bella  pe’ nun tenella
e azzittilla  co’ un bascio improvvisato
così  smette de fa li schiribizzi e un po’ la raddrizzi .
Armeno quella vorta te rifai comme omo
e je fai  capì che si nun ce fossi  tu
chi glielo darebbe quer  bascio  appassionato
che nun se scorderà mai più!

***

NATURA VIVA

A un banco de frutta
Sor Arancio disce a Sora Susina:
“Ce lo sai che me manna Rino
che te vole ancora un monno de bene
e t’assicuro nun sta a fa’ scene
e  pe’ te annerrebbe puro in Cina.
Smetti d’a ricorda’ quella vorta
che l‘hai preso in castagna co’ albicocca
che faceva a sciocca.
Ogniduno, po’ scivola su ‘na banana
e comportasse in maniera strana.
Basta ripijasse ar momento opportuno”.
Sor Arancio nun smette er su’ discorso
mentre Sora Susina d’aranciata se beve un sorso:
“Mo’ Rino vole riesse’ in un lampone
er tu’ cocco d’eccezione
e te manna un bascio co’ lo schiocco,
eppoi è cotto de te come ‘na pera
e te invita a usci’ co’ lui ‘na sera”.
Sora Susina un po’ se ingrugna
e le su’ guance divennano color prugna
poi disce: “Se Rino nun smette
de fa’ la solita lagna c’ha rimette,
vado sotto casa sua  e je do’ ‘na papagna.
Si se crede d’esse er più fico
se trovasse qua fora ‘nantra mora
che c’ha comme lui a capoccia che sona a voto
comme er cocomero.
Mo’ Sor Arancio te sgancio
perché ar centro abbronzante devo da anna’,
lì co’ raggi uva me vado ad abbrucia’
dalla guancia alla pancia”.

***

Dal libro Er monno sbarazzino di Alba Venditti

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Alba Venditti

Nata a Roma dove vive e lavora come impiegata. Animo sensibile, caratteristica che si è più accentuata e l’ha avvicinata con passione alla poesia, dal 2007, sia in versione italiana che in romanesco ispirandosi alle poesie di Trilussa. Ha partecipato al Blog degli Autori 2008 di Nicla Morletti e Manuale di Mari ottenendo una “menzione speciale” per la capacità espressiva e l’intensità di emozioni nelle iniziative 2008 di Manuale di Mari ed anche la menzione d’onore per la prosa e la poesia per il Premio Manuale di Mari 2008. Ha ottenuto dal 2007 al 2009 la pubblicazione ed in taluni casi anche la premiazione di numerose poesie e/o racconti in varie antologie con associazioni ed editori vari: Aletti Editore (9 poesie di cui 8 in lingua italiana e 1 in vernacolo); Inoltre, sempre con Aletti Editore ha già pubblicato due libri di poesie “Aspettando il sole di domani” (maggio 2008) e “Le infinite vie del cuore” (dicembre 2008). Saranno di prossima pubblicazione sempre con Aletti altri due libri: libro di poesie “I MARI DELLA LUNA” (marzo-aprile 2009) e libro di racconti: “AVVENTUROSE FANTASTORIE” (marzo-aprile 2009). Infine, sarà inserita ad aprile 2009 con la sua poesia LACRIME nell’ENCICLOPEDIA DEI POETI CONTEMPORANEI di Aletti Editore. Giulio Perrone Editore (5 poesie in lingua italiana), Edizione Creativa (1 racconto e 1 poesia), Ass. Cult. “IL FARO” (1 poesia in vernacolo), Ass. Cult. “IL FARO” insieme Ass. Cult. “VIAVAI” (finaliste 1 poesia in vernacolo e 1 poesia in lingua italiana – premiazione il 6/3/2009), l’Ass. Cult. “I giardini dell’anima” (3 poesie di cui 1 finalista sezione poesia lingua italiana, 1 segnalata poesia in vernacolo e 1 vincitrice 2° posto “L’ACQUA E ER FOCO”– sezione poesia in vernacolo – premiazione di quest’ultima il 4 ottobre 2008), Ass. Cult. “PRAGMATA” (finalista 1 poesia in lingua italiana feb. 2009), Ass. AlberoAndronico (finalista con 1 poesia romanesca ed altre opere che verranno comunicate ufficialmente il 13/3/2009 durante la premiazione), Edigiò (finaliste 2 poesie in lingua italiana e 1 racconto), Ass. Cult. “Democrazia delle regole” (1 poesia “ER VIGILE E ER VU’ CUMPRA’”- vincitrice 3° posto – sezione poesia in vernacolo – premiazione il 19 dicembre 2008), Accademia Belli (5 poesie finaliste 3 in lingua italiana e 2 in vernacolo – premiazione il 19 dicembre 2008 con giudizio critico), Poeta on line (9 poesie in lingua italiana di cui 1 finalista Premio Poesia del Mare), Edizioni Montag (ha partecipato a marzo 2008 all’iniziativa benefica dell’Antologia “Tutti i colori dei bambini” inviando la sua poesia “IL MONDO PAZZERELLO DEI BIMBI” ivi inserita ed il cui ricavato è stato devoluto per metà dalla casa editrice alla LEGA IL FILO D’ORO. Ha avuto anche la menzione di merito sia per 1 poesia in lingua italiana “IL BULLISMO” che per 1 libro di poesie da pubblicare a marzo-aprile 2009: “IO, MADRE NATURA E LA GENTE”), Ecumenical World Patriarcate (finalista con 1 poesia religiosa “RAGGI DI LUCE” che sarà pubblicata per un ROSARIO DEI POETI che sarà consegnato al Papa e al Presidente della Repubblica).

7 COMMENTS

  1. Saggezza fa rima con leggerezza. E non e’ una critica.
    Lo sa bene Anna Venditti , che nella pugnace lingua di Roma. scorazza per le diverse contrade della vita e si sbarazza dei grevi pensieri dell’ inquietudine.
    Una ventata di purezza in una societa’ ripiegata su se stessa e preda del catastrofismo.

    Gaetano

    • Grazie Gaetano, per il tuo bel commento. Riesci sempre ad arrivare alla mia vera indole con una forte incisività e discrezione nello stesso tempo.
      Salutissimi.

    • Cara Daniela, è sempre un piacere ricevere bei commenti da te che sento più o meno sulla mia stessa lunghezza d’onda. E’ vero, io amo la natura viva perchè mi sono stancata di vederla morire per colpa dell’uomo che la deturpa. Scrivere è per entrambe la libertà dell’anima e tutto, seppur a volte un po’ triste, si alleggerisce. Saluti infiniti!!!!!!!

  2. L’ottimismo non e’ mai abbastanza… l’ottimismo e’ il profumo della vita, come diceva qualcuno… ed e’ proprio vero che da questi versi in romanesco traspare una boccata di aria fresca, delle ore trascorse a leggere con il sorriso sulle labbra… una cosa davvero sempre piu’ rara e per questo piu’ ammirata!
    Grazie, per avermi concesso di cogliere (seppur per pochi minuti) l’atmosfera “der Monno sbarazzino”!!

    • Ciao Fiorella,
      è vero, l’ottimismo non è mai abbastanza in questa vita frenetica e a volte bisbetica. Comunque, chi si aggrappa ad un filo, anche se sottile di speranza e sorride alla vita attira a sè positività contro la negatività che spesso lo circonda. Basta poco per strappare un sorriso a chi si accontenta già, di quello che ha. E un sorriso ci addolcisce la vita amara e cara. Altrimenti, sparirebbe per sempre un mondo sbarazzino e mi dispiacerebbe molto se ciò, accadesse.
      Salutiiiiii.

      • Gia’, un sorriso aiuta sia chi lo riceve che chi lo dona… e non costa nulla… quale regalo migliore per le nostre giornate? Magari ci fossero piu’ sorrisi!
        Mi piacerebbe molto avere la possibilita’ di leggere per intero il Suo libro, dev’essere proprio bellissimo!!

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