Nell’antica dimora

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Tu sei
luce di fuoco eterno
dietro il grumo terrigno
nella nebbia dei miei occhi.
Pensieri improvvidi spazzano
di là il sole,
ma dal giorno i colori
investono la tua immagine.
L’alba scompagina
i sapori crudeli della notte
e tu nell’orecchio solleciti
il mormorio di mare placido.
Un luccichio traspare
dall’ombra breve di vita
interrotta voracemente
da improvvisi sussulti.
La primavera delle vibrazioni
dalle tue parole semplici
risorge nei ricordi smagliati
dal tempo divoratore.
Da lontano emerge ancora
la tua frugalità ritrovata
nei meandri selvaggi
di faticosa esistenza.
Rivedo la luce
nella dimora dello spirito.

Immagine: “The Red Couch” di Vladimir Volegov – particolare

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Nicola Costantino

Nicola Costantino, nato a Patti, vive in Versilia. Laureato in lettere Classiche e Filosofia all’Università di Genova, vi è stato per alcuni anni professore.
Svolge la professione di giornalista, scrittore e critico letterario; ha realizzato e condotto rubriche televisive culturali di successo e organizzato incontri sul Novecento con la partecipazione di insigni studiosi. Autore di diverse opere di narrativa e di alcune raccolte poetiche, tra cui ricordiamo: DENTRO LE ANTICHE CASE (poesie), TEMPO DELL’ESSERE (poesie), IL VENTO DELLA SERA (poesie), NELL’UNIVERSO PLURIMO (poesie), IL PICCOLO PARTIGIANO (romanzo), PROFUMO DI ROSA (romanzo), AMORI PROIBITI (romanzo) e LUCE TRA LE MACERIE (romanzo -premio Bancarellino 1992-).

11 COMMENTS

  1. posso finalmente in questo spazio cogliere l’occasione per rivolgere a Nicola Costantino un pensiero di immutabile amicizia e riconoscenza per la sensibilità e la capacità di leggere tra le righe ed oltre dell’animo umano,riuscendo a trasmettervi senso di comprensione e di vicinanza nella solitudine e nelle sofferenze della vita

  2. Una bellissima poesia in cui i raffinati versi dell’autore coinvolgono tanto da sentirsi sfiorati dalla “…luce nella dimora dello spirito”. Complimenti

    Daniela Quieti

  3. L’esistenza terrena è dura, ma se s’intravvede la luce dello spirito, si scopre una nuova dimensione di luce e amore…
    Versi intensi e profondi, che toccano l’anima!
    :o)

  4. Una poesia che ha sapore di magico e di sogno. Quando si ama, l’altra persona può essere dipinta come può fare un impressionista, a tratti morbidi, sognanti, quasi acquatici.
    La tua poesia mi fa venire in mente la vibrazione al di sotto della superficie del mare, una vibrazione che si allarga e non si ferma. L’amore in fondo è così.
    Mi piace molto la tua poesia, Nicola.

  5. La luce é vita, é amore, in contrasto con il buio, con la nebbia. Bellissima poesia, Nicola, e bellissime e profonde immagini sono quelle che tu ci offri e che ci trasmettono intense vibrazioni.
    Lenio Vallati.

  6. “La primavera delle vibrazioni
    dalle tue parole semplici
    risorge nei ricordi smagliati
    dal tempo divoratore.”
    Non poteva trovare parole migliori per esprimere un ritrovato sentimento d’amore. Una ricerca continua quella del poeta Costantino di se stesso attraverso un sentimento che non lascia spazio al tramonto.Bellissima lirica.

  7. Bellissima poesia… la luce dell’anima è la fiaccola eterna che sempre ci guida attraverso le nebbie della vita spazzando melmose verità per andare incontro all’ultima, estrema vertigine.. l’amore…
    Emma Mazzuca

  8. “Tu sei luce di fuoco eterno…”
    “… nell’orecchio solleciti il mormorio di mare placido”
    “La primavera delle vibrazioni..”

    Una storia e un ascolto interiore e profondo. Di lei e di sé stesso.
    Versi ed immagini di memorabile intensità e bellezza in questa grandiosa poesia di Nicola Costantino.

  9. Poesia di alto lirismo e intensità profonda. Ottimo l’incipit: “Tu sei/luce di fuoco eterno”.
    Forti le visioni, le sensazioni, i pensieri che, “improvvidi, spazzano di là il sole.”
    Poesia in cui si affermano e dominano la “verità” dell'”io” profondo dell’Autore e il “sentimento” che si fa luce intensa nella suadente e morbida dimora dello spirito.

    Nicla Morletti

  10. La luce dimora sempre nel nostro spirito interiore soltanto che il tempo è divoratore proprio di tutto.
    Anche i colori dell’amore perdono la loro vivacità mentre avvolgono l’immagine di quell’uomo brillante.

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