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Cinque frammenti di un delirio

Giornate vuote
nell’attesa di un momento.
Lacrime nascoste
in ore disperate.
Cosa c’entravi tu
nella mia vita?
Eppure sei entrato,
piano piano,
come un’infiltrazione,
neve che si scioglie sul tetto
e penetra nei muri,
lasciando umidità e rabbia.
Ma avevo bisogno di quel dolore,
per evolvere da me stessa.
Notti insonni nel desiderio,
giorni nervosi da riempire
nell’immenso vuoto di te.

Ora
ti sorrido.

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