Albero storto non per tua natura
ma per maligno volere,
tesi ogni volta i rami verso il cielo
e un destino malevolo che torce
il corpo in malformate pieghe
e disperate guglie
verso il cielo.
Ma il seme ad altri identico
che divise la terra;
il bel germoglio
che cingeva il giardino
– e fioriva la scala della casa -;
perché ora è mutato in quella attorta
voglia di luce…
Non ti hanno reciso. Serviva
la tua diversa
pena
per ammirare oltre misura
gli altri.
Ma ora perché il vento sulle cime
fruga i tuoi stami,
per nessuno…
O sei parte di un gioco che non sai,
e le tue spore inutili a vedere
lo stesso vento posa
su fiori a te lontani
ma in attesa
di un’altra mai pensata
nuova
vita.
***
Immagine: Tree in autumn di Emily Carr, particolare