Agli occhi miei la quiete

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***

M’Esilio al mio parlarti
in trame mute d’occhi
di quel vociare di mani ai vetri
e piogge di rientro

ricordo
del percorso e quel tacerlo al fato
riavuto in tempi andati

e la valigia
che sapeva il non partire
mutò la scena

oggi
che il tempo al vento
assegna i suoi profumi alle stagioni
nel rosariare degli anni al non averti

mi penso e chiedo
ch’es-senza fosse stata, ora qui
chissà

agli occhi miei la quiete.
***

~ © Nunzio Buono ~

1 commento

  1. Molto bella!

    Sì, il ricordo fiorisce o,
    sfiorisce con il mutare delle stagioni,
    nel suo ciclo perenne.
    Inesorabile è il tempo, ma non riesce cancellare l’essenza della memoria!

    Alla prossima Franca

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