
Scrivo nel segreto della notte di segreti abbandonati
consumati come le mie dita nell’inchiostro della penna
apparecchio il cuore, lo vesto di bianca purezza
i miei seni candidi offro ad amanti immaginari
irresistibili come il mio fascino
accarezzo immagini coi miei lunghi capelli color miele
foresta di ricordi inespugnabili
che guardo coi miei occhi scuri
dimora di pensieri impenetrabili
fuggo nell’esilio
nell’oblio dell’astinenza
musa immaginifica di nomi senza volto
di uomini invisibili
che vorrebbero bere dal mio calice
per poi addormentarsi ebbri e dissetati
ma il destino assedia la mia vita
dove i sogni s’infrangono nella veglia
nel buio partorisco feti di rimpianti
aborti spontanei che mi conducono – ancora e sempre – alla tua follia.


