Solo per me

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E il non poterti chiamare amore
quando il mio viso s’attarda sul tuo petto,
e il non poterti dire
che mi manca quel bacio
tenuto in serbo per me.

Ascoltare il tuo respiro con la paura
che tornino i fantasmi ad appropiarsi
di un nascondiglio che sappiamo solo noi.

Perdermi nella coperta gialla
dove i fiori sembrano spuntare
ad ogni mio grido stupito, che tu,
insospettabile maestro, togli dal cilindro
quale mago d’inusitate alchimie.

E chiedermi dov’è stata fino ad ora
questa realtà che leviga le mie asprezze,
che muta la malinconia di un tempo grigio,
che quieta bellicose intemperanze,
e fa rivivere d’incanto i sogni che,
tenevo celati, come inestimabile tesoro,
nei cassetti chiusi a chiave, del mio cuore.

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Mariarosa Lancini

“Scrivere è tutto, vita contro vita…”

Questa è l’affermazione cara ad una “giovane ragazza”, nota poetessa varesina che da anni miete successi sia in campo nazionale che internazionale. Cresciuta a Varese ha pubblicato libri di poesie e immagini, devoluti interamente in beneficenza; i suoi versi sintetici e intimisti, con un occhio particolare alle persone che incontra o che per affetto le sono vicini, l’hanno portata ad essere un punto di riferimento per i molti che si avvicinano allo scrivere. Vulcanica e intraprendente, non lascia nulla al caso e all’ovvio, non ama definirsi poetessa, ma pasionaria, chi la conosce bene, sa che il suo mostrarsi cosi irruente, nasconde grandi timidezze, e, soprattutto una generosità speciale, il suo intento è quello di regalare pagine d’emozione e pathos. Nel 2005 si è avventurata nel racconto breve, ciò le è valsa la pubblicazione che la Casa editrice IBISKOS ha scelto di inserire in un libro di racconti che è stato presentato alla Fiera del Libro di Torino. Cosi è stato anche per sue cinque liriche a tema amoroso selezionate, sempre dalla stessa Casa Editrice per un’altra importante pubblicazione. E’ stata premiata dal Presidente del Senato con medaglia aurea per il suo lavoro letterario in favore di associazioni onlus di volontariato.
Al Palazzo Pretorio di Empoli l’ambito II posto raggiunto con una silloge di poesie al Concorso nazionale di Poesia, Saggistica, Narrativa indetto dall’Ibiskos. Da dieci anni partecipa al Concorso “50%Più” indetto dalla Fenacom , ha ricevuto farfalle e libellule, sia per la poesia che per la prosa, nel 2007, grazie al giudizio espresso dai lettori della rivista, ha vinto a Levico il Super Premio con la “Lettera alla madre ritrovata”. Tre primi premi al Concorso del “ Pennino d’Oro” a Varese, innumerevoli premi in terra Umbra, Roma, Salerno e nel Varesotto. Porta i suoi scritti nelle scuole e disserta con gli alunni sul leggere e scrivere. Lei si “nasconde” nella sua casa di Leggiuno, vive di notte, rare comparse a Varese che ama ancora svisceratamente, è nata di venerdì sotto il segno della sua musa ispiratrice, e come Sandro Penna è convinta che “la poesia è un sogno fatto all’ombra della ragione”.

1 COMMENT

  1. Carissima Mariarosa, emozioni sempre con la tua bella scrittura “che muta la malinconia di un tempo grigio, che quieta bellicose intemperanze e fa rivivere d’incanto i sogni”.
    Complimenti per questa coinvolgente poesia d’amore e un affettuoso saluto

    Daniela

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