Sabbia e petali di rosa

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Nel vento disinvolto
Si intravedono
Lampi distratti di circostanza.

Sabbia e petali di rosa
Riempiono l’aria galleggiano adagio.
Voragini di melma lutea
Scivolano viscide nella nebbia
Richiamano la pioggia di rame
Su vasi di argilla bianca.

Un forte grido di silenzio,
Lontana reminiscenza
Nella logica dell’abisso.
Il precipizio si concentra
Sulla soglia
Del giorno prima della genesi.

Buio profondo.

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Manuela Pana

Manuela Pana è nata a Timisoara, in Romania. Nel 1992 subito dopo aver preso il diploma di maturita’ linguistica si trasferisce a Firenze continuando gli studi presso L’ Ateneo fiorentino. Ha al proprio attivo diversi scritti inediti inerenti alla narrativa ed alla poesia in corso di pubblicazione.
2009

Interessi: …tutto ciò che riesce a soffermare lo sguardo dell’anima emozionandomi profondamente.

Mi piace descrivermi così atraverso i miei versi semplici:

“I miei pensieri d’inchiostro
Sono come una nuova lingua
Come un modo di dire,
Una nuova espressione
Nell’umilta’ del silenzio…”

Nel mio piccolo ho accolto e dato ascolto alle sensazioni che lasceranno traccia nel grande libro della vita attraverso le parole, che non sempre potranno trasmettere o descrivere l’intenso vissuto, provato, sentito.
Non racconterò forse niente di ciò che non sia stato già detto o scritto. Amare, come scrivere, è un po’ come “il solito” ma sempre diverso.
Il bello sta nel saper assaporare l’emozione colta nell’effimero attimo fuggente.

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