Parlami, luna,
che il tuo chiarore
rischiari il mio tormento.
Sei tu
la dolce compagna
delle sere d’Agosto.
Abbracciami e
sussurrami canti lontani.
M’inebrierò di te
e,vagabonda,
ormai stanca,
calerò il sipario
per svegliarmi
fra prati odorosi e cieli sereni.