Visione

Lo stupore nel vederti lì,
accanto a una colonna marmorea,
mentre sollevi un tallone da terra,
pelle delicata color del latte.

Ti metti in posa e ammicchi,
meraviglia delle meraviglie,
donna da scoprire,
donna da amare.

Fai un giro su te stessa,
ti metti un dito in bocca,
sorridendo sorniona,
dolcissima gattina.

Brividi febbrili mi scuotono,
sono brividi d’amore,
percorrono la schiena,
dal basso verso l’alto.

Un sospiro prolungato,
un passo verso te,
mentre tu ti volti,
invitandomi a seguirti.

Poi un lampo,
a squarciare il cielo,
una goccia, due gocce,
piove sui nostri corpi nudi.

Dentro di noi il sole,
una melodia mai scritta,
carne che brucia,
desideri inconfessati..

7 Commenti

  1. Mi piace: descrive i particolari, quelli che colpiscono l’occhio dell’innamorato mentre nessuna’altro ci fa caso… e la chiusa passionale sa di un fuoco che non può spegnersi nemmeno sotto la pioggia del temporale. Complimenti!!!

  2. “Poi un lampo,
    a squarciare il cielo,
    una goccia, due gocce,
    piove sui nostri corpi nudi”.
    Quando ho letto questa strofa sono rimasto particolarmente colpito, hai saputo cogliere l’elemento naturale che secondo me meglio di tutti testimonia la complicità tra due amanti che vivono di passione pura..

    Bellissima poesia, complimenti..

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