Non capivo il silenzio dei tuoi occhi
fermo su un no,
e quei rami sopra di noi, spogli e strani
su quell’albero primaverile
abbrancavano la mia speranza,
e volevo partire, andare verso un isola scomparsa,
remare sopra venti sconosciuti;
cercavo una parola sulle tue dita,
un sussurro sulle tue guance,
una sillaba sulle tue labbra,
ma niente fu scritto in quel nostro quaderno d’amore,
rimase un foglio bianco,
una pausa
lunga come l’immensità.
Così quelle fronde di ombre
stingevano quella primavera
e sentivo il battito di una vela del cuore,
che sarebbe partita, per un altro viaggio.
© Claudioarch
sei un grande poeta caro Claudio, mi piace come scrivi e cio’ che scrivi. Emozioni che regali ai tuoi lettori…
Bella! E gli ultimi quattro versi mi hanno incantato.
bellissima come sempre…mi ricorda l’isola della canzone!!!bello trovarti anche qui!