Nel mio scrigno conservo intatti
i giorni della dolcezza.
Struggente è il ricordo
di un sogno interrotto brutalmente.
Questa storia che non conosce fine
ha sprangato le porte del mio avvenire.
Perché hai lasciato che scavalcassi
il recinto dell’incertezza?
Perché hai piantato bulbi di speranza
nel mio giardino?
Sono albero che mai maturerà i suoi frutti;
resteranno appesi ai miei rami
come le tue indelebili promesse.
Il mio cuore scalfito,
adesso, non sa più amare.
La mia anima forgiata e dannata
fugge e rifugge ogni approccio.
Hai rapito i miei desideri
e infranto i miei pensieri.
Sei sempre presente nella tua assenza,
e non v’è altra presenza
che distragga la mia coscienza.
Sciogli queste catene,
liberami da questo tormento.
Lucida lo specchio dove scorgo solamente
l’ombra dell’amato riverbero.
Restituiscimi alla vita ormai smarrita,
poiché sento che sto perdendo ogni sentimento.
Grazie a tutti: commenti che fanno piacere, perchè vedo -comprensione-.
Sì, è vero, è difficile dimenticare certi tormenti, e chi li ha provati sa cosa significano. 😉
Bellissimi versi pieni di dolore e difficile dimenticare un amore
Chi ama conosce bene il tormento della presente assenza, che trovo delineato poeticamente in questi tuoi bei versi.
Intensamente sferzante, gronda disperazione e forza al contempo.
Prende il cuore…
E, come gli alberi che poi rinascono e mettono nuove foglie, anche noi possiamo sempre rinascere e trovare colore in nuovi fiori.
Complimenti. Dolcemente struggente.
L’ecronimo tra natura ed amore, nelle tue parole sebrano quasi essere sinonimo. Mi piace molto quest’associazione di idee, fa sorgere alla mente un giardino fatato dove le essenze delle anime si trasmutano in piante, dove i frutti hanno volti e gli aggettivi hanno materializzazione. Complimenti.