ecco, senti
la mia carne dentro la tua
sudore appiccica le pelli
odore primitivo di animali
corpi che staccati si richiamano
sicilia e calabria
due braccini tesi
a tenersi, a respingersi
disperazione
ferocia le ha tagliate
due destini
isola e continente
cosa sogno
col capezzolo fra i denti
vibrazioni
la mia pancia sotto la tua
scendi
ad ogni scatto del mio rene
come a cercarsi il fulmine
un giaciglio
ti raccolgo
furia di natura
cresce di violenza il desiderio
si attendono
fantasie solitarie
per graffiarsi e sanguinare
appagate
colme di mancanza
non c’è che dire, scritta bene.
Grandi “isola e continente” …
L’ amore visto nella prospettiva della fisicità.
Saluti!
Massimiliano
Si avverte una potente ispirazione in questi versi. Diamo il benvenuto a questo nuovo autore da seguire con attenzione nel nostro blog.