d’improvviso rivieni,
e il tuo passo turbina azzurro
sulla sponda lenta del giorno
levami nell’intreccio mutevole
del viverti per aria e acque,
descrivimi ancora vie sinuose
tra fianchi di terra e piane di stelle
distratta così, candida
trasale ogni materia, dissolta
per te che d’immenso agiti
e mi muovi, onda e vento
***
Immagine: Woman at the seashore di Steve Hanks, particolare
la lama aspra tra le tue labbra
scolpisce ombre nel cielo
di questa notte, ancora
tu giungi da luoghi diserti
dove invano chiedi
se memoria di gesto o verbo
ancora...
come va, poi
che gli anni nostri
declinano a ottobre
e notte precipita
quieta e incredula
si è come autunno
avvezzi a commiati
già alberi a foglie
che a rabbia ancora
e dolore...
e sei tu,
Amore di silenzi
e ombra che illumina
pari a stella
quale notte senza lampioni
improvvisa disvela
guarda,
galassie di luce
più vicine e chiare
all’orizzonte del luogo
che il...
prima del sogno
giungi
tu, più chiaro
a dispetto di stelle
e rapisci
l’eco oscura
a notte
che paure intona
avvolgimi di
zucchero e rugiada
nell’abbraccio armonico
ove luce traspare
già dissolve
nota agra e notte
il canto...
perché temi
il mio silenzio?
non vedi come
in autunno
Bellezza s'ammanta
di malinconia e nubi
e s'apparta
ad altro colore rinata
così
ci sono luoghi
ove parola umana non giunge
e Amore solo
inviolato sè...
silente autunno abbruma colori
e mite coglie il passo
alito chiaro per vie dischiuse
ove amato e distante
percorri a notte
estranee
e inquieto t’attardi
chè non ti è già
dimora
breve ora
accoglie...
s’inchina il colore delle foglie
al divenire d’altra stagione
così riconosco l’attimo
gravido e fecondo ancora
di tempo non più preso a prestito
dall’ombra del sogno
e riconosco...
così s’alza il vento
che non vuoi
e ristai
in artificio di parola
sola
non senti che già spira
e lingua di luce
ha trafitto il cielo
dardeggiando tramonto
mentre palesi...
T’aggrazia appena la parola
E di scure affili il tempo
E veleno
Senti, suona breve anche il dire
Così crepita la vita d’amore
Se è vampa e al cielo...
Poetica_mente 2
"...tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te."
ricordi ch’ero
altrove?
credi, ora,
null’altra è la via
quantunque impervia
cui a me...
fossi notte
schiarirei serena
per risplendere di te e luna
tacitando fruscii di fronde
per acquietare il tuo respiro
perché al crepuscolo
s’adombrino
dolore e rabbia, poi
dolce cantico...
conosco le ore
che pare si dilunghino
e lente poi digradano
di rosso su declivi
così è il mio tempo
che declina appena
e ancora s’indugia
ascoltami,
più non pavento il...