Passione dei sensi

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Appassionatamente percorro
il vortice dei sensi.
La danza dei nostri corpi
conturba la mia anima.
Sublime è il contatto travolgente
del piacere.
Mi riveste di luce la luna
nella notte eterna.
La fata bellissima e oscura
mi fa risplendere nella mia nudità,
infiltrandosi tra le tende ondeggianti
della stanza.
Bramosia appagante
le tue mani su di me,
che tracciano sfiorandomi il corpo
disteso nel talamo dell’amore.
Percorri il mio ventre,
risalendo dolcemente,
baciandomi i seni
fino a giungere alla bocca.
Piccoli sussurri
si mescolano al tuo respiro.
Prigioniera del tuo amore,
sono posseduta
dai piaceri della carne,
che mi trascinano nell’estasi sublime.
Le mie labbra,
sono rovina della mia essenza,
prostrata davanti a te,
in tutta la sua femminilità.

© – “Nicoletta Perrone”

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nicoleperrone

Sono una scrittrice enigmatica che ogni giorno si affaccia alla finestra del mondo erotico e paranormale, imprimendo su carta segreti pronfondi … custoditi nel giardino dell’anima.
Autrice del romanzo “Tra mistero e realtà…fluttuano i volti dello Spirito”, pubblicato dalla casa editrice Il Filo, in Roma, premiato con medaglia al XXIV Premio Letterario Internazionale Città Cava de’Tirreni.
Le mie opere sono state selezionate per l’Antologia del Premio 2005 “Anguillara Sabazia Città d’Arte” insieme all’Antologia del Premio 2006 “Borgo Ligure”.
Sono fondatrice del Salotto Culturale Calliope e presidente dell’associazione culturale Musa Calliope.
M’interesso di tutto ciò che è arte, in particolare di studi spirituali, esoterici e scientifici.
Nei miei scritti faccio conoscere una realtà nuova, aiutando l’uomo a comprendere le diverse sfaccettature che lo circondano, attraverso viaggi introspettivi, arcaiche conoscenze, realtà sconosciute fondati sulla scienza e, sprazzi di storia del passato.

6 COMMENTS

  1. “La fata bellissima e oscura
    mi fa risplendere nella mia nudità,
    infiltrandosi tra le tende ondeggianti della stanza.” Anch’io trovo particolare fascino in questo passaggio. Misterioso ed evocativo al tempo stesso. Questa poesia è un escalation dei sensi fino all’acme dei versi finali.

  2. Quella fata bellissima e oscura che ti fa risplendere nella tua nudità…
    bellissima. Scusa, te lo dico senza falso pudore o vergogna, ma mi sono sentito autorizzato ad immaginarti, dolcissima e bellissima.
    Gli ultimi versi mi danno un velo di tristezza. Forse la parola “prostrata” ?
    Grazie
    Francesco

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