Non so quale nome tu abbia scelto
piccolo bambino balbuziente – che ti nascondi nei boschi –
per poi dire a tutti di esserti smarrito
mentendo
giochi con le formiche
ne cerchi i nidi
le scovi e le stuzzichi
le nutri con frammenti di patatine
ma subito – stanco ed annoiato – le schiacci furiosamente sotto i tuoi piedi
non felice né soddisfatto le irrori con alcol e dai loro fuoco
appagato ne osservi il falò
dopo corri verso la stalla per indossare la corona di Re dei tacchini
brandisci il tuo scettro – un vecchio bastone –
con esso spacchi la testa alle bianche colombe – quel colore a te non piace –
ti disseti col loro sangue
e mi parli con i tuoi glo-glo-glo
piccolo bambino balbuziente e viziato
devi smetterla
perché mi sto arrabbiando.


