Al levar d’aurora mi piego in canto
Fragile, alzo a luce ridente
Le tristi, pure sfere del mio pianto
Donando cuore alla notte morente
Dalla fulgida luna ricamo un manto
Con cui ora mi nascondo, reo vilmente
E soffre il mio sospiro, e così tanto
Che il cuore si brucia di sangue ardente
Non vi è vita e non vi è più cielo
Che abbia virtù di scoprire nel fondo
Il grave suono dell’amore caduto
L’inverno sa e partecipa al mio gelo
Essendo vuota in lui io mi confondo
Perchè il calore già da tempo è perduto