Di gabbie forgerò libertà fantasma
sussurri di vita albeggeranno su macerie di storia
è qui che leverò la polvere da stivali sgualciti
toglierò occhiali deformanti
slegherò ciocche corvine e vestita di vento
urlerò parole mute condite di rabbia sepolta
impotenza
di un destino che avanza solitario tra vagiti di porpora
sulle spalle del tempo.