Non ci sono occhi più belli
di quelli che guardano
un sogno
quando un sogno si è rotto.
Dopo averne
mille volte
ridisegnato i confini
tenendo insieme i pezzi
più deboli ad ogni sospiro.
Non c’è cosa più triste,
di un sorriso
quando tutte le lacrime sono finite
e non si sa più come rispondere al dolore
quando sono finite anche le parole
e il silenzio è quello dell’ultima scena.
Non c’è attimo più breve
di quello subito prima che cominci la fine.
Quando il cielo non è ancora
un telo nero bucherellato,
quando si arrotola l’azzurro
si spegne il sole
si impacchettano le voci
si ritirano i colori.
Non c’è finale più dolce
di quella mite risoluzione,
di mani che raccolgono
piano
i cocci di un cuore in frantumi.
Gran scopritore di talenti Robert… bela assai questa poesia
Mi chiedo come mai mi sia sfuggita la tua lirica, Kykia. E’ splendida.
quelle mani che amorevolmente raccolgono i cocci di sogni e speranze di un cuore in frantumi ..
Un’espressione di una dolcezza estrema .. quelle stesse mani ricomporranno e plasmeranno il tuo cuore .. ed il sole tornerà !
Grazie per questo post
vocedelsilenzio
E’ un brivido al cuore, ritrovarsi tra le tue parole…nel silenzio dell’ultima scena.
Un abbraccio 😀 Francy
annuso odore di confine speranze frantumate dolore sottile ma percepibile con maestria dai tuoi versi
Nel tuo stile Ky, spleen inconfondibile e delicato.
L’attimo prima della fine è il più breve, sì. Ma quello prima dell’inizio è eterno.
Bellissima.
“Non c’è finale più dolce
di quella mite risoluzione,
di mani che raccolgono
piano
i cocci di un cuore in frantumi.”
.. bisogna fare piano con un cuore in frantumi.. e rimetterli insieme quei cocci, affinchè possa palpitare di nuovo…
Un abbraccio grande
Ars
Una pagina del tuo cuore…un tassello denso del tuo sentire.
🙂
Ti abbraccio