Non ci sono occhi più belli
di quelli che guardano
un sogno
quando un sogno si è rotto.
Dopo averne
mille volte
ridisegnato i confini
tenendo insieme i pezzi
più deboli ad ogni sospiro.
Non c’è cosa più triste,
di un sorriso
quando tutte le lacrime sono finite
e non si sa più come rispondere al dolore
quando sono finite anche le parole
e il silenzio è quello dell’ultima scena.
Non c’è attimo più breve
di quello subito prima che cominci la fine.
Quando il cielo non è ancora
un telo nero bucherellato,
quando si arrotola l’azzurro
si spegne il sole
si impacchettano le voci
si ritirano i colori.
Non c’è finale più dolce
di quella mite risoluzione,
di mani che raccolgono
piano
i cocci di un cuore in frantumi.
© 2006, . Tutti i diritti sono riservati per i rispettivi autori.
Gran scopritore di talenti Robert… bela assai questa poesia
Mi chiedo come mai mi sia sfuggita la tua lirica, Kykia. E’ splendida.
quelle mani che amorevolmente raccolgono i cocci di sogni e speranze di un cuore in frantumi ..
Un’espressione di una dolcezza estrema .. quelle stesse mani ricomporranno e plasmeranno il tuo cuore .. ed il sole tornerà !
Grazie per questo post
vocedelsilenzio
E’ un brivido al cuore, ritrovarsi tra le tue parole…nel silenzio dell’ultima scena.
Un abbraccio 😀 Francy
annuso odore di confine speranze frantumate dolore sottile ma percepibile con maestria dai tuoi versi
Nel tuo stile Ky, spleen inconfondibile e delicato.
L’attimo prima della fine è il più breve, sì. Ma quello prima dell’inizio è eterno.
Bellissima.
“Non c’è finale più dolce
di quella mite risoluzione,
di mani che raccolgono
piano
i cocci di un cuore in frantumi.”
.. bisogna fare piano con un cuore in frantumi.. e rimetterli insieme quei cocci, affinchè possa palpitare di nuovo…
Un abbraccio grande
Ars
Una pagina del tuo cuore…un tassello denso del tuo sentire.
🙂
Ti abbraccio