Ti aspetto da un’ora a questo tavolo,
sessanta minuti di vuoto,
tremila e seicento secondi senza tempo.
Ti aspetto da un’ora in questa sala fumosa,
annebbiata dall’intrico di pensieri che vivono
in volute per morire sulla volta d’acero.
Ti aspetto da un’ora e sorseggio
liquori che sanno troppo presto di stantio,
come orologi di un uomo in ritardo.
Ti aspetto da un’ora infinita e silenziosa,
con i miei compagni, Ricordo e Speranza,
fedele l’uno, volubile l’altra.
Ti aspetto da un’ora nervosa,
che mi distrae con i passi circolari
di chi scava solchi su parquet consunti.
Ti aspetto da un’ora e da sempre,
in questo bistrot del Tempo,
e da sola assaporo la tua assenza.
Etain
è vero,spesso le assenze si assaporano, ed è insieme torturante e bello.
complimenti, un’idea molto brillante ed originale
Sei brava nel descrivere momenti, sensazioni vissute…
mi piace “Ricordo e Speranza,
fedele l’uno, volubile l’altra”…
😀 Francy
Bellissima Etain…
Emozioni che precedono grandi incontri o caratterizzano attese vane…
Mi piace come descrivi in maniera semplice ma profonda questa attesa che sembra all’inizio breve e poi sembra infinita molto bella complimenti
Bellisimi versi insieme alla foto.
Traspare il tuo stato d’animo nella quotidianità del vissuto momento.
Complimenti!
Nicoletta
…considerevole e bella lirica…
Sorprende la bravura nel creare un immagine reale che restituisce pienamente uno stato d’animo vissuto.
Etain, incantata…
Irene
Bellissima poesia. Complimenti Etain. Mara:-)
Molto bella.
Quante volte ho sperimentato questa snervante attesa… ha dipinto bene la situazione.