Percezioni

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Se sapessi
dove hanno posato i tuoi occhi
quando hanno bevuto il mio respiro;

quando percorrendo un ignoto sentiero
hanno distinto l’impercettibile gioco
di una farfalla;

quando cercando solo la tua ragione
hanno annusato il mio istinto;

quando scorgendo nel cielo
hanno colto storditi il volo di un uccello,
e hanno afferrato la mia anima.

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ego

Quello che davvero conta per me è scrivere, perché? Perché ci sono nata così! Scrivo pensieri, racconti, poesie… Nel turbinio della mia irrequieta vita quotidiana, è l’unica cosa che sento davvero. Leggo moltissimo. Praticamente credo di aver iniziato a leggere e a scrivere prima ancora di camminare. Almeno a dire di mia madre. Io non ne ho memoria, come già detto credevo di esserci proprio nata. Ho pensato di rispondere alla domanda sul perché scrivo riprendendo un mio appunto a matita fra le pagine di un libro che stavo leggendo, “Memorie dal sottosuolo” di Dostoevskij.
“…scrivo i miei pensieri, così come affiorano
…nessuno di voi li leggerà mai…
…pensieri scoordinati, emozioni incontrollate.
…parole…
il dolore lo imprigionano,
le emozioni le catturano…
perchè se le lasciassi libere di vagare nei pensieri
non riuscirei a raggiungerle.
E’ come una macchina fotografica
che riesce a fissare l’attimo…
a negare il tempo…
ma quell’istante rubato è la mia anima…”

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