Da tempo ormai
la macchinetta del caffè
sono tre pezzi
che non trovano incastro,
e ieri, per la prima volta,
la strada del ritorno
non ti ha condotto a casa.
Ogni cosa
perderà
pian piano
il suo posto,
e altra gente,
chissà per quali viaggi,
giungerà a mescolarsi
e a confondere
i tuoi ricordi.
Un giorno
forse neppure la mia voce
e il mio volto
sapranno parlarti di me,
dirti quello che sono stato,
quello che sarò.
Magari potessi
diventare io stesso nord, stella polare,
essere bussola, àncora o faro.
Per te
sarò piuttosto tappeto e spugna,
stupido spigolo di gomma,
sarò bastone e cane.
Chissà se tu lo sai
se esiste da qualche parte,
lontano da ogni rumore,
un luogo in cui
la sintonia dei cuori
riesca a non sbagliarsi mai
e a farci riconoscere ancora.
Immagine: Le corde del cuore II di Lisa Linch