M’opprime il cielo nella stanza / sfuggito dalla notte mi rincorre / mi chiedo cosa voglia / se, e dove, ha perso gli occhi / o se l’ha invaso il nulla
in ogni istante provo / la meraviglia di sentirmi ancora, / non c’è verso: / m’inebrio d’aria e rido / l’immenso tra le dita, / palpabile l’azzurro nel pensiero
Voglia di nenie, d’amore e di favole. Pianto di strega. Incantesimi lievi in scintille di lumi. Dolce l’enigma di lacrime e di rimmel. Bacio sul naso. Si placa il dolore con incendio di lumi. Ride il mago arrogante pirata. Dolci le labbra. S’infittisce l’intrigo carismatico gioco. EF
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