Ti guardo.
Sei qui, a me accanto,
nelle ore assenti inghiottite.
Qui.
A guardare
quanto di noi non è visibile
altrimenti.
Qui, accanto,
ad osservare stupiti
il tutto di un mondo
che avevamo perso
e insieme
– in questo strano assieme –
ritrovato.
Ti guardo,
mentre mi guardo:
Tu sei qui.