Quel tratto della veste bianca
fior di magnolia che t’avvolge
immagino come una bianca vela
gonfia di vento sulla mia esile barca
sei come un vasto mare per me
ti navigo dalla punta dei piedi
dolci spume sulla riva lontana
rimirando le gambe d’avorio
risalendo la corrente dei fianchi
seguo le mani di luna, marinaio solitario,
ali di gabbiano per chi cerca terra
fino all’onda sinuosa delle labbra
ove si disegna quel sorriso leggiadro
in cui disveli amore e tristezza
e compiacendomi della regale grazia
mi defilo nell’incanto della tua posa
sono rugiada tra petali gialli di rosa
insinuandomi nelle pieghe dell’anima
sarò per te il poeta delle parole mai dette
l’artista che schiaccia colori invisibili
e dona il silenzio più vasto e profondo
concepito modellando un sogno d’amore.