Maggie se ne stava sempre seduta con le gambe incrociate,penzolanti, che sporgevan dalla libreria.Sguardo fisso. Malinconico. Perso nel vuoto. Labbra e gote rosse, come fragole, ad esaltar il candore del pallido volto di porcellana.Boccoli biondi, soffici come neve, che ricoprivan le spalle minute.Ed uno splendido vestito azzurro, in pizzo e vellutoad adornare il suo fragile corpicino.Era la preziosa bambola da collezione che Stefano regalò alla sua donna, Aurora,in...