Poesia
dedicata a chi danza
con la propria mente,
sdraiata o sdraiato su un campo di grano falciato,
mentre guarda su verso il cielo
pieno di nuvole bianche ed ondeggianti,
assaporando l’odore della Primavera….
FIENO (1988)
La storia del tempo immemore fu tanta gioia
poiché la vecchia portava all’accampamento un mazzo di fiori erbacei
e coglieva la mente al tempo che la seguiva
Essa fu vecchia
ma l’amore, tornado di sogni, balenava fiori ad ogni dove
e la speranza di un nuovo cuore mandava l’estasi nell’oblio di un tempo che fu
Non stancarti di tanta stanca gioia:
afflosciati a Lei
abbandonandoti la vento;
non avere paura:
Ella esiste,
anche tu
Avevo 17 anni, ascoltavo una telefonata di mia madre nell’ufficio di mio padre e – come in una sorta di trance- buttai giù questi versi su dei post-it. Che conservai…Qualche anno dopo trascrissi questi versi sul mio quaderno di poesie…
Un abbraccio
Molto bella. Emozione.
Mi piacerebbe sapere quale è stato lo stimolo a scrivere questi versi. Belli.
Grazie, tesora 🙂
“l’amore tornado di sogni” è fantastico..Manu