L’infinito processo di me
cortocircuita la linfa vitale della mia anima
Mi inalbero in me stessa
e sorprendo sentieri inariditi
e strade inerpicate sulle propaggini dei miei abissi
Giocosamente sublimi
sono le vertebre molleggiate
attorno all’oscuro roteare
di una definizione di me
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto


