Muro di ghiaccio

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    Lui voltò l’angolo.
    Lei era lì. E lo fissava, il labbro tremulo, gli occhi arrossati, poche lacrime solitarie su quelle pallide guance, dalla curva adorabile.Le stesse guance che tante volte aveva accarezzato, strofinato con le sue, baciato.
    Lui si avvicina.
    Un passo. Due passi. Tre passi.
    Lei non si muove. Il pianto si fa più intenso.Si asciuga una lacrima con un gesto brusco, istintivo. Lo sguardo un pò a terra, un pò su di lui.
    Lui allunga un braccio.
    Due braccia.
    Lei si discosta con un gesto brusco. Poi lo schiaffeggia con violenza, e corre via.

    Una bolletta. Due bollette. Pubblicità.
    Una lettera semplice.
    "Voglio amarti, con tutta me stessa. E voglio che tu mi ami, con tutto te stesso.
    Ma se ora tu mi amassi, io non potrei lasciarmi amare, preda dei miei timori. E se mi lasciassi amare, tu ti ritireresti in preda ai timori"

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