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Scrivo poesie da sempre, per diletto, per catarsi, per la voglia di far urlare la mia anima schiacciata e avvilita da un “quotidiano” frustrante.

Tenerezza infinita

Lungo       tenero              addio. Non più bianchi cieli da colorare con pastelli di sogno nè stille di rugiada                      da bere in calici d'oro. Solo      un lungo               tenero                      addio. Domani al risveglio i vellutati petali su cuscini eterei sarano appassiti silenziosi gli usignoli mute le melodie. Nel manlinconico autunno fredde gocce di pioggia bagneranno gli occhi. Pioggia       pioggia soltanto                    non lacrime per questo              Dolce                  Infinito                       Tenero                            Addio.

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