Remo Bessone

Sono nato il 21 agosto 1963 a Torino, vivo a Saluzzo (CN), ho il diploma di perito meccanico e quello di infermiere professionale. Ho iniziato a studiare musica a 8 anni con il clarinetto, passando poi alle tastiere e al pianoforte dai 14, aggiungendo poi la chitarra ai 18. Ho scritto canzoni (testo e musica) sul genere cantautorale tra i venti e i trent’anni, contribuendo a fondare anche un gruppo musicale “I carbonara” col quale mi sono esibito in qualche concerto (voce e tastiere). Ho inciso alcune canzoni in sala di registrazione inviandole ad alcuni concorsi, e ho partecipato ad una edizione delle selezioni regionali di Castrocaro negli anni ’80. Ho composto colonne sonore di alcuni recital e spettacoli teatrali in un piccolo teatro di provincia.
Dopo un periodo di inattività creativa, dalla fine degli anni ‘90 ho iniziato a comporre alcune poesie e l’anno scorso, su consiglio di alcune amiche, ne ho inviata una raccolta ad un concorso della casa ed. Il Filo, con la quale ho poi pubblicato nell’ottobre del 2008 “I colori del vento”. L’ho presentato in alcune librerie con la collaborazione di un pianista e di una lettrice, sento infatti per me inseparabili musica e poesia.
Negli anni passati ho percorso una lunga ricerca in ambito spirituale monastico che mi ha portato a trascorrere lunghi periodi in monasteri cistercensi, trappisti e camaldolesi. Mi considero un ricercatore spirituale, che dopo essersi nutrito per anni della spiritualità monastica dei padri del deserto, cistercense e trappista (specie dell’alveo francese), attualmente prosegue il proprio cammino in una dimensione aconfessionale di meditazione e di silenzio, coniugandola col lavoro da infermiere e una relazione di coppia. Alcune mie poesie risentono anche di questi colori spirituali, genesi e meta di tutto il mio vissuto.
Attualmente ho pronta la bozza di un secondo libro di poesie, arricchito da riflessioni che introducono ad ogni singola poesia e sono in contatto con una casa editrice della mia zona per la sua pubblicazione, probabilmente entro la fine dell’anno.

Eco lontana (sul Natale)

Natale... e di rinascita, quale? il tuo cuore ti inchina ad ascoltare? Natale... e scoprirsi a danzare speranze di vita del trasfigurare la china. Natale... e non resta che... "amare" quale eco lontana che alla tua anima chiama. *** Dal libro "I colori del vento" ed. Il Filo

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