E’ innominata
nova luce
che spande le ceneri
e ti dà volto
come grazia
che ultima giunge
in translucida muta
e sorrisi riverbera,
i tuoi oggi
quali i miei sempre.
E’ battito d’elitre
fermato
alle porte delle stagioni
che narrandosi
svaniscono in veglia
ed in orme rinascono
anche quando
più non voltano
l’assolo del mio passo...
Lavanda di cielo
s’arresta a varco
dei miei alti sandali bianchi,
il regno è profumo di pioggia
su ronde di falchi castellani
ed è voluta metamorfosi
che di memoria fa...
Non
fumo vano di sibilla
era sentirti di vita attesa
a nova radiante
in questo mio primo sole
ma jazz nel porto
rammenta rinuncia
tua
da uncinarti
ad eco...
Solo un attimo
ti fu perso lo sfarinare
d’albe erranti
ai miei passi
carezze in ali di ventaglio
ma cadenza sospesa
armò labbra di fantasmi
ed i miei tacchi neri...
In luce virata
volto emisfero stanotte
a te
concedo regresso d’evocata stasi
su aridi piani notturni
a me sola
neghi
il volteggiar di lucciola
che tace
tua incoscienza ottunde la notte
non...
E se per un attimo volessi voltarmi
sarebbe una galleria
con polvere di meteore al muro
sondate e poi divorate in fretta
solo a me stessa eterna
errante fra...
Se credere..
breve la vanità di essere amati
che non s’ammette
e schiudi il tempo del fu primavera
in una sola notte felina di confessione
ma schianta fratellanza
sul...
Non lo sai
che i musicisti
vivono di petali
come dediche aggrappate alla lontananza
e giunge, ma non ti giunge,
nelle terre di esperia attendi
raggomitolato...