Agosto. L'agosto afoso, timido di una lingua di terra tra l'Adige ed il Po. La pelle umida e la camicia sbottonata, scenario aperto sulla pancia pronunciata e sulle canottiere bianche, quelle usate dai nonni di queste terre. Quelle con le bretelle sottili e le sottili righe.
C'era un ventilatore, in un angolo, che muoveva l'aria calda. Girava lentamente, astuto, consolidando nei commensali la stessa situazione...
È arrivato il momento di guardarsi negli occhi di Dayla Villani, giornalista pubblicista, viaggiatrice, project manager
È arrivato il momento di guardarsi negli occhi di Dayla Villani, un romanzo...