Sarebbe bello.
Se fosse possibile sognare, se ci fosse concesso.
Salire su un treno, viaggiare come spingendolo per arrivare prima, scendere sentendo il cuore che sferraglia più forte della locomotiva e urla più dei viaggiatori e fermarsi un momento per lasciar scomparire la folla, e poterla finalmente vedere.
Solo lei, in tutta la stazione.
Lei e il rumore dentro.
Un passo e un altro, mentre anche lei s’avvicina.
Di fronte, finalmente.
Allunghi la mano e le sfiori il viso e i capelli, e lei alza gli occhi e li fissa nei tuoi, come se non osasse, se avesse il timore che tu sia un sogno, e poi il respiro che accelera e il suo seno che si alza e si abbassa e tu quasi non lo vedi perché sei perso nei suoi occhi, ma lo senti, sai che è lì e che vorresti baciarlo come nei tuoi sogni.
Intanto ti avvicini e posi le tue labbra sulle sue, mentre il resto scompare in silenzio.
Niente intorno a voi, solo lei e le sue labbra.
E poi voltarsi e risalire sul treno, portando in tasca il suo sapore e nel cuore il suo colore.