Prima prole

Sento già il gemito
che mi toccherà i piedi
fino ad una certa età,
le ginocchia a pochi anni
e via via fino a superarmi le spalle
mentre s’incurvano
ancor più irrimediabili.

Sento già le mille risa
con una vaga eco
data dal tuo stare
in caverna di madre,
dal tuo essere ancora da nascere
che mi fa rinascere e mi cambia.

Mi sento tremante,
uno scalino per volta sicuro,
perché ora che ci sei
la nostra discesa
sarà dolce
quanto la tua salita.

Immagine: Time di Jean Monti

11 Commenti

  1. Non bastano parole per la prima prole di ogni padre che di fronte a quel bimbo perde tutta la sua sicurezza e diventa veramente un’altra persona. Sarà senz’altro migliore di prima perchè si arricchirà di diversi valori e quel viso mostrerà, quanto una mamma, per la prima volta tanta dolcezza. Complimenti per questa poesia e auguri infiniti, per questo piccolo essere in germoglio.

  2. Bellissima melodia a nuova vita
    ancora in caverna di madre!
    Quando il figlio diventerà alto fino a super le spalle, la discesa sarà sarà facile…quasi quanto la sua dolce salita.

    Colmplimenti!

    marinella(nonnameri)

  3. Bellissima poesia di speranza, di amore e di fiducia per il domani anche quando le spalle irrimediabilmente si incurveranno. La nostra discesa sarà dolce perché allietata dalla vista dei figli che proseguiranno il nostro cammino, bello, bello veramente Lenio.

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