IL VENTO

Da queste parti
la vita è già passata
credo … da tempi immemorabili
ormai perduti.

La memoria
si affanna invano,
non trova più tracce
nè di giovani donne
nè di intrepidi eroi
nè di feste esaltanti
nè di sacri cortei.

E a noi non resta nient’altro
che provare a immaginare
profumi, sapori dimenticati
e brandelli di abiti da sposa
che il vento impietoso
ha per sempre disperso
ai crocevia dell’infinito …

9 Commenti

  1. Già, ma fintanto che restano tracce nella memoria, nulla è disperso di ciò che vi si affaccia.

    Ciò che conta è, ricordando il passato piacevole, lasciarsi scappare un sorriso ed un dolce dondolio di capo, magari anche una lacrima. A volte ci sono piccoli rimpianti che, maldestramente, vengono a donarci dolci malinconie. Quello che occorrerebbe evitare è di farne uno straziante ricordo, poichè la vita continua e…sempre piena di sorprese!

  2. I ricordi non dovrebbero far male, ma essere un soffice cuscino per la notte. Sono atomi di felicità che ci appartengono, fuoco che divampa al vento dei desideri.

    Molto bella caro Freud.

  3. “E a noi non resta nient’altro

    che provare a immaginare

    profumi, sapori dimenticati

    e brandelli di abiti da sposa…”

    la profondità di questi versi mi colpisce…non saprei cosa esattamente…c’è un qlks di veramente misterioso…

    Complimenti…Freud

    Rosemary

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