Ho camminato tanto, senza una meta precisa. Pioveva, nella strada buia, da lontano una luce illuminò il mio viso, lessi: “Casa Del Viandante”. Mi sono fermata, e lì ho riscaldato il mio cuore; musica, un camino acceso, e gli occhi di chi aveva smarrito la strada, come me. Mi sono seduta, ho ascoltato, ho raccontato, ho pianto e riso; e c’era Marta, Alice, Margot, che trascinavano pure, le loro sacche lacerate. Un vecchio signore, si sedette vicino a noi, voleva ascoltare, ma lui era un uomo, non avrebbe mai potuto capire le ferite dei nostri animi. “Dovete ripartire donne”, ci disse, “non potete fermarvi qui”; io ci resto, non perché sono vecchio, sono qui, da quando ero giovane, io non sapevo sognare, avevo il cuore inaridito, ma voi no; vi hanno ferito accarezzandovi, ma voi proseguite, laggiù c’è un fiume, e una leggenda narra, che chi si lava il viso, con quell’acqua, riprenderà la giusta via; fatelo anche voi, avete fantasia e voglia di crederci, sono sicuro, non vi smarrirete più. Era un uomo, ma una cosa l’aveva capita, che le donne sanno sempre inventarsi la vita.
Immagine: Sisters dressing di Edward Martinez
Grazie Ars, x il tuo commento; ma certo che le donne continuano sempre a credere nell’amore, nonostante le ferite, con l’augurio che riescano a trovare nel loro cammino, uomini che sanno andare più in profondità, per poter scrutare l’animo femminile. kiss
Rosanna
Ciao Andrea, grazie per esserti fermato a leggere questo breve racconto, che in poche righe racchiude quello che è l’animo femminile, e anche quello maschile.
La donna sempre più romantica, sognatrice, che crede nell’amore e lo cerca disperatamente sempre, l’uomo invece si lascia andare un pò meno ai sentimenti, non riesce mai ad arrivare in profondità..kiss
Rosanna
Credo che Andrea abbia centrato la questione…
Credo che le donne abbiano la forza di inventarsi la vita, ma senza un uomo accanto (un certo tipo di uomo), il viaggio sia come monco.. e forse inconsapevolmente questo bel racconto ci dice proprio questo 🙂
Complimenti, Rosanna!
Ars
Quanti interrogativi in questa breve leggenda, esteticamente limpida e solo apparentemente semplice.
le donne vogliono fermarsi dove c’è luce e calore, ma un vecchio le convince a cercare una vita piena nel mondo.
Le donne possiedono la fantasia ma é un uomo ( anzi un vecchio, cioè non più virile ) che le svela il segreto per eliminare le scorie del passato e tornare a vivere.
Sembra quasi che l’uomo, chiuso da giovane nella sua corazza non sappia sognare, ma che le donne, malgrado le ferite ricevute, sognino l’uomo, con la concretezza che gli riconoscono, ed in fondo si fidino di lui.
Chissà ? lascio a Rosanna le risposte.
Grazie Nicla, per il tuo commento; chi coltiva sogni, nonostante le sconfitte, ha la voglia di ripartire sempre. Un abbraccio
Rosanna
Un ottimo racconto dai toni morbidi e caldi. Una “Casa del viandante” in cui sostare, per riflettere sulla vita di fronte a un camino acceso.
Nicla Morletti
Grazie Francesco, per aver letto questo breve racconto, un inno alle donne, perchè possano proseguire nel loro cammino, senza mai fermarsi. Con affetto
Rosanna
Grazie Marinella, x esserti fermata a leggere questo mio breve racconto, che in queste poche righe, esprime quanto diverso è l’animo maschile da quello femminile. Un abbraccio
Rosanna
Grazie Autoritesti, x il tuo commento; le donne non si fermano mai, xkè hanno sempre il cuore pieno di sentimenti. Un abbraccio
Rosanna
la casa del viandante – una favola toccante e metaforica della nostra vita-c’è un sottofondo di triste commozione per chi si ferma e la speranza per chi continuerà-Ottima
Non tutte le donne sanno inventarsi la vita, alcune lo fanno a dispetto di tutti e con coraggio. Altre sopportano il maschilismo con rassegnazione e come ladre cercano la libertà di pensiero.
Complimenti per tuo raccontino.
Mi piace tantissimo.
Brava!
marinella(nonnameri)
Le donne sanno inventarsi la vita, mi piace questa frase che rispecchia l’indole femminile di credere ciecamente nei sentimenti e seguire sempre il cuore. Non fermarsi in un posto per inaridire, ma continuare verso luoghi dove la vita fluisce creativa, ciao.
Grazie Daniela, per esserti fermata a leggere il mio racconto; mi auguro, che non ci siano barriere di genere, ma purtroppo nonostante tutti gli sforzi, da ambo le parti, ancora non riusciamo a vivere uomini e donne,in modo equilibrato, nello stesso pianeta.Con affetto
Rosanna
Credo che dovremmo cercare di camminare tutti insieme, superando il giudizio nella reciproca fragilità e comprensione.
Auguri per il racconto.
Daniela Quieti
Ciao Lenio, ritrovarti e vedere quante belle cose scrivi, mi fa piacere; la prima volta ti ho letto in “Raccontinellarete”, dove anch’io ho partecipato.Il mio pensiero su quanto affermi,che la sensibilità, non è solo delle donne,è pur vero,ma nell’uomo è spesso repressa da modelli distorti, di una cultura maschilista, che lo deve far apparire un pò cinico, sterile nei sentimenti,quasi che far trapelare la propria sensiilità, lo sminuisca nel suo essere maschio.In effetti difficilmente trovi un uomo, che si racconta o mette a nudo i suoi sentimenti. Continua a scrivere Lenio, perchè leggerti è un piacere, io sto cominciando ora a muovere i primi passi, in questo magico mondo della scrittura. Un abbraccio
Rosanna
Ciao Michela, grazie per il tuo commento; sei una donna straordinaria, sempre pronta a mettere a nudo tutto ciò che alberga nel tuo animo.Concordo, con quanto affermi.. impariamo a volerci più bene,e a investire sempre su noi stesse. Un abbraccio
Rosanna
Grazie Alex, per come riesci a penetrare l’animo altrui, con la tua elevata sensibilità;i ricordi dolorosi,anche se riemergono,sono ormai impolverati, e non possono destabilizzarci più di tanto, anche perchè le sconfitte, non ci hanno mai fatto perdere il cuore. Un abbraccio, con affetto e gratitudine, per quello che le tue parole, riescono a trasmettermi.
Rosanna
Grazie Mariolina,sei stata la prima a commentare il mio racconto;certamente che la condivisione,sarebbe l’ideale, ma non sempre è così.Un abbraccio, con affetto
Rosanna
Penso, Rosanna, che anche alcuni uomini, se dotati di sensibilità, sanno inventarsi la vita nei momenti più difficili. Certo che le donne hanno più insita in loro questa caratteristica che fa parte di loro stesse, non per niente siete voi a donare la vita. Comunque, dal punto di vista della poesia e della scrittura, ammiro le donne per la capacità che hanno di mettersi a nudo e di raccontarsi senza reticenze, solo pochi uomini lo fanno, ma alcuni sì. La sensibilità femminile non vi appartiene in modo esclusivo.A parte questo, e vorrei tanto conoscere il tuo pensiero in proposito, ti faccio i miei più vivi e sinceri complimenti per il tuo bellissimo e commovente racconto, Lenio Vallati.
Le donne sanno sempre, prima o poi, ritrovare il loro cammino…e non importa se saranno da sole a farlo, forse perchè hanno imparato che volersi bene è la cosa più importante che ci sia. Bravissima, parole semplici ma che arrivano al cuore
leggendoti,
ho trovato la strada dei ricordi dolorosi che ha caratterizzato la mia pre adolescenza!
mi son lavato e mi lavo tutt’oggi nelle acque altrui dove nella pluralità dei doni e delle virtù innate, scorgi un nuovo sole che non solo ti riscalda da chi con le mani fredde delle indifferenze continua a distruggere… ma anche e soprattutto ti dà il vigore a poter essere per quanti incontro sul cammino della vita: ACCOGLIENZA VERA E DOLCEZZA UNICA!!! Grazie e auguri.
Alex
Rosanna,
comprendo il tuo stato d’animo…e la storia.
Noi donne abbiamo la capacità di inventarci la vita, e gli uomini hanno la preziosa capacità di semplificarla, rendendola intensa.
La magia sta nella condivisione profonda che esiste!
auguri per la tua sensibilità spiccata.
Mariolina