Semplicemente donne di Roberto Sarra

Che differenza c’è tra il sorriso enigmatico della Gioconda e il cuore infranto della Maddalena, tra l’intrepida Giovanna D’arco e la fragile Marilyn Monroe? Qual è il comune denominatore, tra la Madonna e Oriana Fallaci? La ragazza che aspira a diventare Miss a qualche concorso di bellezza e colei, che ogni giorno si alza presto la mattina, per portare i propri figli a scuola e per preparare loro e al proprio marito un pasto caldo?
Ad accudire la casa e a dare conforto ai propri cari nei momenti più difficili?
Cosa accomuna una monaca di clausura e una donna disinibita ed emancipata?
Qual è il filo che lega una missionaria come Madre Teresa di Calcutta, a una donna in carriera?
Che dire poi della mitica Eva, regina del biblico paradiso terrestre, diavolo o acquasanta? Colpevole o innocente? Peccatrice o ignara pedina di un destino troppo grande da poter comprendere?
Cosa spinge una donna a scegliere tra la carriera, il successo o semplicemente la famiglia?
In un mondo ostinatamente ancora diviso a metà, tra misoginia e femminismo, tra lotte per il riconoscimento delle pari opportunità, tra chiusure e aperture al gentil sesso, tra diatribe, ricerche scientifiche ed esasperanti competizioni su chi sia superiore, chi il più intelligente, chi il più forte…
Manca ancora un qualcosa che sia di stimolo all’umanità intera, per far comprendere cosa sia la complementarità e il valore che esprime.
Nella realtà quotidiana, quella del vissuto di ogni giorno, tanti sono gli interrogativi che possono spalancarsi nella mente di ognuno di noi, ma uno sopra tutti, ancora più grande è quello di chiedersi cosa spinge un uomo a scrivere un libro sulle donne cercando di indossarne per una volta i panni, di rileggere la loro storia con altri occhi? Me lo sono domandato anch’io, non certo con la convinzione di poter capire l’universo femminile, sarebbe presunzione o forse un incredibile pretesa.
Ma non perché questi sia complicato o particolare, machiavellico o enigmatico, solamente perché essendo diversi uomini e donne si hanno idee e punti di vista, che per forza di cose non possono non risultare discordanti, perlomeno in parte, che di fatto non impediscono però di per sé la pacifica convivenza, a patto che ci si sforzi e ci si impegni, affinché questo avvenga.
Vorrei tentare, in sintesi, di mettere un po’ di pace fra i sessi, fra i due ruoli, spesso antagonisti, con l’invincibile arma dell’amore, tentando con grande serenità di sciogliere una volta per tutte il particolare nodo, lo stereotipo, della complessità femminile.
Non dubito pertanto, che il titolo stesso di questo libro possa aprire diversi interrogativi, spaziare su diverse prospettive. Come si fa a dire “semplicemente donne”, dare a un opera letteraria un simile nome, quando va da sé che il mondo della donna, inteso come la sua interiorità, il suo modo di essere, è di per sé, oramai assimilato, nel pensiero comune degli uomini, quanto di più complicato possa esistere? Un intricato sentiero, una matassa da dipanare, dalla quale è difficile ritrovarne il bandolo?
Sono convinto che forse, siamo noi, individui di sesso maschile a complicarci l’esistenza, con congetture ed elucubrazioni che ci offuscano la mente. Probabilmente perché a volte non ci rendiamo conto di alcuni particolari, siamo incapaci di leggere fra le righe o conosciamo poco, alcuni aneddoti della loro storia. Forse le donne non sono poi così complicate, forse hanno solo bisogno del giusto riconoscimento, di un po’ di attenzione, di un po’ di spazio e di dolcezza, o forse cercano soltanto di sottolineare che anche loro esistono e sono indispensabili al lungo cammino della società. Proprio per questo, resto propenso a ridurre tutto il nostro pensiero, i nostri dubbi, i nostri quesiti, tutto quello cioè che ci permette di identificare la donna, con il termine “semplicemente”, poiché non credo possa esserci un’altra forma di espressione per spiegare tutto questo.
Tutto accade quindi, perché le donne sono semplicemente donne, nulla di più.
Per quanto attiene poi all’obiezione che molti faranno, sostenendo che le donne oggi sono aggressive, dittatrici, spregiudicate, e che alcune di loro sono capaci di compiere veramente azioni intrise di cattiveria, posso rispondere serenamente che non esistono donne buone e donne cattive, così come peraltro, non esistono uomini buoni o uomini cattivi. La bontà, l’onestà, i sentimenti più nobili, vengono da dentro, esistono perciò anime buone e anime malvagie, al di là del corpo che incarnano, dell’involucro che le contiene.
Ribadendo nel contempo che questo libro non vuole essere né femminista né maschilista, ma anzi rifugge da questi due estremi per addivenire a un punto di incontro di benefica fusione.
Vuole essere un opera che accomuna, che unisce, che supera le ostilità e la superficialità che spesso ci contraddistinguono, sfoderando l’arma dell’amore e della comprensione, per aiutarci a riflettere e a comprenderci vicendevolmente.
Diventando nel contempo una lettura, mi auguro piacevole, rivolta a tutti, alle donne e agli uomini, ai misogini, ai maschilisti e alle femministe. Cercando pertanto, di oltrepassare così, per mantenermi il più obiettivo possibile, la mia naturale inclinazione a pensare la donna in chiave prettamente stilnovistica, quella donna angelica, tanto decantata dagli scrittori d’altri tempi, che giocoforza mi cattura e nel contempo affascina.
Quella dolce, inseparabile compagna di quotidianità, con la quale condividere i momenti più belli, quelli più brutti, quelli intensamente drammatici, dove ti senti sprofondare nelle tenebre, quelli nostalgici, poetici, e quelli prettamente romantici, che ci trascinano sulle note di un violino, e dove ti sembra di toccare il cielo con un dito.
Nello sforzo continuo di cercare con determinazione, di superare ogni sorta di confine per vedere più in là, oltre il limite del nostro stereotipato recinto.
Possiedo molte amicizie in ambito femminile e nonostante abbia acquisito, vivendo a contatto col gentil sesso, una discreta esperienza di vita, soprattutto di quella a due, da uomo sposato, rimango dell’idea, che l’esperienza vissuta, non è mai sufficiente. Non si può pretendere possa regalarci la presunzione di sapere, di avere imparato e che per nessuna ragione al mondo, si possa mai dare nulla per scontato.
Spesso vengo descritto, per le idee che esprimo, sia da qualche amica, che da mia moglie stessa, come un uomo che vive con due grosse fette di salame sugli occhi, mi dicono: «Tu vedi la vita con colori belli, ma che non esistono, la realtà è diversa». Forse è vero, sono io che non la interpreto nel modo giusto o forse chissà. Ma, al di là dell’oggettività degli eventi più o meno tangibili riguardanti i due sessi, sono felice di intenderla così, di vedere nella donna, quell’angelo azzurro che ci viene incontro e di constatare come nella realtà, ci aiuti da sempre, dagli albori della storia, a portare avanti, il peso spesso gravoso, di quel grande fardello chiamato vita.
Come un menestrello d’altri tempi, adoro esprimermi in una miscela di parole e di poesia per recitare, quello che vuole essere, un vero e proprio inno alla femminilità.
Il filo rosso che accomuna le donne degli interrogativi enunciati poc’anzi, dalle donne che hanno fatto grande la storia, a quelle sconosciute, che vivono con grande umiltà la loro quotidianità, è l’empatia e il loro essere donne, Tesserlo nel cuore e nella mente.
Questo libro dedicato all’altra metà del cielo vuole essere un’opera che si rivolge a tutti, anche agli uomini, perché, stimolando in ciascuno dei due sessi un’analisi personale, aiutando a scavare ciascuno all’interno della propria intimità, possa veramente portare a qualcosa di concreto, a ritrovare se stessi, a un indispensabile, costruttivo confronto ad armi pari. L’opera nasce nel contempo dall’esigenza reputo doverosa di mettere da parte, una volta per tutte, le incomprensioni, gli attriti, la foga di voler dimostrare le donne agli uomini e viceversa quanto valgano i rispettivi ruoli.
Per abbattere quelle barriere che sono solo ideologiche e che ci impediscono di vivere felici.
Si è cercato inoltre di fare il punto della situazione, sottolineando alcuni aspetti e problemi diventati vere e proprie piaghe sociali, una su tutte, la continua, imperante violenza che viene sempre più spesso perpetrata a carico delle rappresentanti dell’universo rosa, alla faccia del motto “le donne non si toccano nemmeno con un fiore”.
Vi sono momenti di grande impatto emotivo, dove purtroppo l’animo e i pensieri si incupiscono e mi lasciano profondamente sbigottito, spronandomi a trasformare quindi, alcune pagine in denuncia, nonostante tutto questo troverete però sempre l’esortazione a lottare a non mollare mai a non soccombere, poiché in questi passi, si è cercato sempre di imprimere speranza e coraggio.
Non mancano inoltre alcuni riferimenti di chiaro stampo autobiografico, poiché penso che ognuno di noi, in seno alle proprie esperienze, abbia sempre qualcosa da raccontare di se stesso della propria storia, del proprio vissuto.
Un libro scritto senza indossare alcuna maschera, con il volto scoperto e l’animo sereno di chi vuoi comunicare qualcosa, con lo spirito un po’ ingenuo di chi vuole ritrovarsi forse simile a un bambino.
All’interno dell’opera è stato ricavato anche qualche piccolo momento di poesia.
In primo luogo, perché la donna stimola per sua natura, l’ispirazione poetica, basta tornare per un attimo, alle celebri muse dell’antica Grecia, poi… perché è più forte di me, in certi momenti non riesco proprio a scindere lo scrittore dal poeta. La poesia è un qualcosa che nasce all’interno dell’anima e che in certi momenti, non puoi fare a meno di far uscire da dentro di te. Tutto questo nella speranza di non annoiare e soprattutto di non essere mai banale. Ribadisco quindi e sottolineo con forza il concetto per me essenziale che considero il vero motivo conduttore di questo libro.
Esplicitando che è arrivato il momento che gli uomini mettano da parte il loro esasperante narcisismo e che le donne capiscano che non devono dimostrare proprio nulla, poiché sono già uniche, speciali.
Non devono cedere quindi, alla tentazione di scimmiottare gli uomini, perché così facendo, impediscono a se stesse di esprimere il loro fascino, la loro squisita, incommensurabile femminilità.
Siamo indissolubilmente un unità composta da due perfette metà e quest’opera vuole gettare un grande ponte, aprire un dialogo infinito, abbattendo per sempre le barriere ideologiche e concettuali quali il maschilismo e il femminismo.
Agli uomini e alle donne che mi dicono di vivere in un mondo irrazionale, di avere le già citate fette di salame sugli occhi io rispondo: «Sono felice di averle».
Ad un mondo intriso di razionalismo esasperato, grigio, preferisco un mondo che mi permetta di cogliere quell’attimo magico, caldo, colorato, anche se a suo modo sfuggevole ed evanescente, come una nuvola di profumo.
Alle donne, a tutte le donne indistintamente, a quelle romantiche e sentimentali e a quelle più fredde e razionali. A quelle caratterialmente più deboli, costrette per i motivi più svariati a sottostare alle aberrazioni di alcuni uomini. A quelle algide, autoritarie e femministe, affinché ritrovino la dolcezza smarrita e riescano nell’intimo a percepirne i sapori. Sforzandosi di vedere il mondo sotto una luce diversa, lontane da retaggi culturali, da ignobili chimere e scavando nel profondo, possano così capire che la vita può essere anche qualcosa di romantico e di veramente speciale.
A tutte, indistintamente, dedico quello che mi auguro possa essere un gradito omaggio, un piccolo fiume di parole, per portare loro un po’ di conforto e di consolazione. Un fiore letterario, che possa sbocciare in un grande bacio, in un universale abbraccio. L’uomo e la donna sono due esseri complementari, che convivono sotto lo stesso grande cielo, sotto lo stesso azzurro e che insieme permettono e realizzano, ogni giorno, il miracolo più grande, quello della vita.
Auguro a tutti una buona lettura.

***

Prologo tratto dal libro “Semplicemente donne” di Roberto Sarra, recensito da Nicla Morletti nel Portale Manuale di Mari.

44 Commenti

  1. Carissimo Roberto, ho finito solo ora la lettura di Semplicemente Donne, sono scontati i complimenti e quindi non mi ripeterò, penso solo che di uomini con questo tipo di sensibilità ce ne sono veramente pochi e se uno sei tu sinceramente mi piacerebbe conoscerti.
    A presto
    Susanna

  2. interessantissima presentazione.. intrigante direi 🙂
    mi incuriosisce molto quel tratto romantico e poetico che tra le righe affiora…
    quel “filo” conduttore è l’essenza pura e vitale…
    complimenti!

    un cordiale saluto dalla più piccola e antica rep del mondo.
    lara swan

  3. L’ultimo dei romantici, o forse il primo di una nuova generazione di uomini che tornano a vedere le donne per la loro essenza, il loro eterno femminino, senza sentirsene minacciati e senza nemmeno voler toglere loro quello che hanno faticosamente ottenuto in tema di diritti.
    Roberto “semplicemente” le osserva e le apprezza proprio per la loro peculiarità, perché solo essendo diverse dagli uomini esse possono diventarne la parte mancante, ovvero quella indispensabile per ottenere il Tutto.
    Un libro affettuoso, attento, documentato scritto con apparente semplicità ma ricco di spunti profondi e intensi.
    Bravissimo Roberto. Regalaci presto altre emozioni.

  4. Complimenti per le parole molto originali sulle donne! Sono una donna che scrive e che avrebbe tanto da imparare da personaggi fenomenali ed autentici come voi. Non è facile scrivere sulle donne, lo so, ma c’è chi trova sempre la forma giusta e ci riesce benissimo. Dalle prime righe si deduce uno spiccatissimo amore per questi “angeli” della natura e per questo mi piacerebbe riceverne una copia. Grazie!

    • TI RINGRAZIO TANTO ILARIA PER LO SPLENDIDO COMMENTO, LASCIA IL TUO INDIRIZZO ALLA REDAZIONE E CON GRANDE PIACERE TI INVIERO’ UNA COPIA IN OMAGGIO DEL LIBRO.
      UN SALUTO AFFETTUOSO ROBERTO

  5. Un libro sulle donne, da cui trapelano dolcezza e sensibilità dell’autore, e la volontà di comprensione dell’universo femminile…
    Mi è piaciuta in particolare questa frase: “aprire un dialogo infinito, abbattendo per sempre le barriere ideologiche e concettuali quali il maschilismo e il femminismo.” Se solo fosse possibile…

  6. un uomo che cerca di spiegare cos’è una donna, una delle creature più difficili da comprendere sulla Terra, è da Nobel.
    complimenti, ilaria

  7. leggendo mi sembrava di immergermi in un mondo tutto rosa, fatto da delicte emozioni, piccoli gesti quotidiani fatti con amore, sorrisi, gentilezze…il tuo più che un omaggio alle donne mi è sembrato un omaggio ad una vita fatta di serenità, di piccoli gesti che riempiono il cuore di chi ci circonda, di piccole attenzioni insomma che vengono attribuite più alle femminucce che ai maschietti ma che in fondo tutti sappiamo donare

  8. Caro Roberto,
    non posso che commuovermi alla presentazione del tuo lavoro. Le tue parole mi hanno toccata e condivido il tuo pensiero.
    Ora che ho da poco terminato gli studi universitari mi trovo in un fase della vita in cui sento la pressione di dover dimostrare quello che valgo. In ambito lavorativo devo trovare ancora un equilibrio, e chissà se ci riuscirò nei prossimi mesi, mentre in quello sentimentale ho la fortuna di aver trovato la metà che mi completa e con la quale non vedo l’ora di condividere la vita. Non posso certo lamentarmi ma in me c’è un piccolo tarlo che comincia ad infastidirmi…sarò capace di conciliare la vita privata con quella lavorativa? Dovrò fare delle rinunce? A queste domande non so dare una risposta…so solo che quello che mi fa sentire viva è l’amore ed è solo grazie a questo che sono riuscita a raggiungere brillantemente gli obiettivi che finora mi ero posta. Scusa se ho divagato nelle mie faccende personali ma quello che hai scritto mi ha fatto istantaneamente pensare a come sia difficile, e al tempo stesso esaltante, essere donna oggi.
    Mi piacerebbe approfondire la lettura del tuo libro…se quello che pensi è frutto del salame che hai sugli occhi, è ora che tu venga a distribuirne un pò in giro anche dalle mie parti…tipo al mio capo 🙂

  9. Lo so che è demagogia, ma dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna ed è inevitabile, da sempre. Noi possediamo LA FORZA, noi mettiamo al mondo i vostri figli, noi ricuciamo strappi, forse in passato ci siamo abbruttite con il femminismo esasperato, forse ci sono più poeti che poetesse, forse facciamo più fatica ad emergere. Ma ci siamo, piccole, grandi, celebri o sconosciute, anche grazie ad uomini come te che ci regalano fiori di parole. Mariarosa

  10. Caro Roberto Sarra, parole come le sue scaldano davvero il cuore e spingono il lettore a sperare in un mondo migliore. Non dia retta ai commenti di sua moglie e delle sue amiche, riguardo alla sua vista corta o addirittura inesistente. Ci vorrebbero, però, più uomini come lei: un piccolo esercito che si impegnasse a rivoluzionare l’attuale stato di lotta continua dei sessi. Non potrà mai farcela da solo, neppure con la notevole forza posseduta dalla sua penna, a meno che non guadagni qualche suo simile alla sua bellissima causa. Glielo dico con convinzione, perchè per ogni spietata seduttrice come Giuliana esistono almeno un Germano (inafferrabile e confuso) e un “Uomo per bene” (disonesto e crudele).
    Se non lo avesse capito, mi sto servendo dei miei personaggi (presenti in Fiera e felici di incontrare i suoi) per affermare che la lotta tra i sessi mi sembra impossibile da placare, anche se la apprezzo come scrittore e come idealista. Credo che i miei due libri a cui alludo e questo suo, che dal prologo si annuncia come un capolavoro, siano sufficienti ad esemplificare l’eterna discordanza e il bisogno di una riconciliazione.Complimenti per le sue idee controcorrente e per lo stile in cui le esprime. PAOLA PICA

    • CARISSIMA PAOLA GRAZIE DEI SUOI COMPLIMENTI, MI FA FELICE CHE QUELLO CHE SCRIVO POSSA ESSERE IN QUALCHE MODO CONDIVISO, ANDR0′ A SCUTARE SUL SUO BLOG SE VORRA’ INVIARMI IL SUO INDIRIZZO LE INVIERO’ VOLENTIERI IL LIBRO.

      • La ringrazio di cuore della sua intenzione di farmi dono del suo libro, che leggerò molto volentieri; ma, secondo le regole della Fiera, la pregherei di seguire il percorso inverso. Infatti, sono i donatori che “devono” contattare la Redazione, per avere i dati del destinatario della loro offerta. E’ chiaro che le sarò riconoscente se vorrà assolvere questo “dovere”. Grazie e un carissimo saluto.Paola pica.

      • Ci scusi Paola, ma non è come dice. Sono i lettori che devono contattare la Redazione dopo aver ricevuto l’invito dagli autori. Se ci autorizza via mail comunichiamo il suo indirizzo all’autore.

      • Questa replica di scuse è rivolta sia a Roberto Sarra che alla Redazione:
        Mi scuso per il “qui pro quo” tra donatori e lettori, dovuto al fatto che in questo caso ho avuto a che fare con un autore-donatore-lettore ed anche al fatto che mi sto occupando del Blog con regolarità e con molto piacere ma al di sopra della mia disponibilità di tempo. Scusatemi, ancora. E, per favore, seguite il vostro iter.
        Grazie. PAOLA PICA

  11. Un libro che esorta all’armonia dell’universo complesso maschile e femminile, all’amore incondizionato, alla riflessione di ogni tipo d’uomo e donna. Porge, finalmente intelligentemente un ponte d’incontro ai due primordiali segni opposti, che hanno popolato il mondo. Se più attentamente si guarda la Natura e la sua rcana divina essenza si nota che molte cose da lei “la più antica maestra” l’umanità ha da imparare.
    A riguardo di Adamo ed Eva, siano stati pure sedotti dal peccato o, dall’innocenza… nobile Roberto, da allora è una guerra mai finita.
    Come si può, allora… dire che oggi siamo molto più emancipati ed evoluti sotto ogni aspetto: sociale, cuturale, personale religioso, etico ecc… se esistono ancora così molte descriminazioni, ingiustizie, violenze, barbarie e guerre, non solo tra popoli diversi, dove la legge del più forte o, peggio dell’abuso del potere, è ancora troppo esistente anche solo, tra l’UOMO e la DONNA che avrebbero invece il compito e il Sacro Dovere di evolversi meglio… con maggiore intelligenza, consapevolezza, Coscienza di quello che erano, che sono, e quello che saranno domani! Hai ragione ognuno deve sforzarsi alla comprensione e al rispetto dell’altro per quanto sia umanamente possibile!
    Io, come DONNA ti ringrazio per l’inno che hai saputo scrivere da UOMO!
    Franca Fasolato buona estate

  12. Mi incuriosisce questo libro scritto sul mondo delle donne visto da un uomo.
    Lei si pone un sacco di interrogativi sulle donne, ma forse l’unica risposta o comunque quella che c’è di comune in tutte le risposte è come lei dice che “le donne sono semplicemente donne”.
    Cordiali saluti e vivi complimenti.

  13. Dopo aver letto queste righe, mi viene spontaneo un sorriso e una felicità piccola nel cuore. E’ speranza quella che mi offri come lettrice: se un uomo ha questo pensiero, davvero non tutto è perduto.
    Grazie!!!
    Ars

  14. Del libro mi ha colpito prima la copertina, poi il titolo e infine scoprire che era un uomo che scriveva. Da quello che ho letto viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda sull’argomento e sono ancor più curiosa di leggere bene come lo ha sviluppato.
    Da ciò che scrive riesce ad incuriosire alla lettura e credo anche che il suo “piccolo fiume di parole” faccia quello che per me un libro deve sapere fare: comunicare e trasmettere emozioni, approfondire e al tempo stesso farci sognare.

    Complimenti sinceri.
    Stefania

    • cara stefania
      si penso proprio che noi due viaggiamo sulla stessa linea d’onda
      poiche’ ho sempre sostenuto che il target che un autore deve raggiungere e’ quello di riuscire a trasmettere un messaggio, un emozione, altrimenti abbiamo in mano soltanto qualche etto di carta.
      un grazie di cuore per la tua sensibilità che rende nobile a mio avviso chi la possiede.

      Roberto

  15. Grazie a Lei per quello che scrive e che pensa. Sono veramente felice che abbia gradito il mio commento perchè è veramente sentito. Lei ha colto degli aspetti di noi donne che spesso non vengono più “considerati” dagli uomini e non solo appunto li ha notati e descritti, ma si “sente” proprio che li adora. E sicuramente questo è merito del suo animo, della sua capacità empatica e come Lei stesso dice, anche dall’avere al suo fianco una donna straordinaria, che appunto le ha permesso di entrare in contatto con ciò che poi ha tradotto in parole.
    Un augurio sincero ed ancora tanti complimenti…
    Spero che un giorno possa leggere per intero tutto il libro, perchè è veramente particolare.
    Giada

  16. Era ora che qualcuno rivalorizzasse le donne perche’ci si e’ abituati ormai a vedere solo il corpo e non il cervello.Auguroni all’autore e un grazie di cuore(spero di poterlo leggere tutto)

  17. Sono molto curioso di questo tuo libro, Roberto, anche perché ho delle idee ben precise sulle donne che mi piacerebbe confrontare con le tue. Io penso, per esempio, che ciò che ci porta a scrivere poesie e in genere verso il mondo dell’arte e che noi chiamiamo femmininità, la possediamo anche noi uomini. Donne come la Tatcher, per esempio, non sembrano possederla molto. Inoltre spesso la donna, come l’uomo del resto, penso che sia la risultante di ciò che é stata costretta ad essere nel corso dei millenni. Non so se sei d’accordo con me, sicuramente avrai affrontato nel tuo libro questi e tanti altri argomenti. Spero di leggere il tuo libro, a risentirci, Lenio.

    • CARO LENIO
      SE SARAI FELICE DI LEGGERLO TE LO INVIERO’, COSI’ POTRAI APPROFONDIRE ANCORA MEGLIO. SONO CONVINTO DI CIO’ CHE ESPRIMI IN FONDO IN OGNUNO DI NOI VIVONO DUE ANIME CHE APPARTENGONO A DUE SESSI DIVERSI.
      SPERO QUEST’ANNO DI INCONTRARTI AL PREMIO CITTA’ DI CATTOLICA.
      GRAZIE

  18. ci vuole coraggio per scrivere un libro dedicato alle donne…specialmente se a scrivere questo libro è un uomo! complimenti!

  19. “L’uomo e la donna sono due esseri complementari” credo sia la definizione migliore che si possa dare. Visto che la condivido, credo che la lettura di questo libro potrebbe risultare interessante.
    Essere obiettivi non e’ facile, ma da quel poco che ho letto, l’autore cerca in tutti i modi di provarci. E chissa’, magari ci riesce anche, bisogna provare a leggerlo.
    La cosa importante e’ non idealizzare troppo ne’ le donne ne’ gli uomini, arrivando ad accettarli entrambi per quel che sono, in tutte le loro caratteristiche, siano esse belle o brutte.

    • UN GRAZIE GRANDE GRANDE NICLA PER LA TUA STRAORDINARIA CAPACITA’ DI PROMUOVERE TUTTO IL MONDO LETTERARIO E PERCHE’ NO DI RIUSCIRE A REGALARE SOGNI A COLORO CHE ANCORA CREDONO NELL’ARTE LETTERARIA.

  20. L’altra meta’ del cielo e’ anche l’altra meta’ (abbondante)della Terra.
    “Semplicemente donne” vuol sottolinearlo, rimarcandone la distinzione.
    Un libro – nonostante le dichiarazioni dell’ autore – felicemente anti femminista (senza essere – ad onore – maschilista : giustamente). Infatti le suffragette non han promosso la Donna ma un’ immagine distorta della stessa. Nella quale riflettere le loro fobie e i loro complessi. Infatti esse odiano il romanticismo. Ma non in favore del realismo, bensi in omaggio all’ ideologia. Quell’ ideologia che fece affermare a Lenin – Napoleone dell’ assurdo spacciato per verita’ – : “I fatti contraddicono le nostre convinzioni ? Peggio per i fatti ” . Sarra declama l’immagine della donna perfetta, a cui ogni femmina dovrebbe aspirare. Di la’ dai condizionamenti sociologici.
    Due “realta’ ” possono fondersi. Ma sarebbe deleterio se si sovrapponessero.
    Immaginate un grattacielo su un palazzo di 40 piani : entrambi franerebbero.
    Invece posti l’un accanto all’altro armoniwwerebbero l’ambiente. Cosi’ vale per la societa’.
    Inconfondibilmente donne, insisterei. Indispensabili all’uomo. E all’universo.

    Gaetano

  21. Caro Roberto,
    mi ha emotivamente interessato questo libro perché ha saputo con una magnifica e romantica descrizione portare la donna nella giusta posizione che gli compete.
    La mia età mi porta a fare un confronto fra il ruolo della donna anteguerra rispetto ai nostri giorni.
    Come sappiamo la donna oggi è interessata, non solo in politica, ma in tutte le attività che prima erano riservate solo ai maschietti.
    Inoltre nel periodo della Resistenza le donne si sono trovate unite agli uomini per combattere in nome della pace, della libertà e dell’amore fra tutte le genti contro l’odio e la guerra che furono scatenate dagli uomini.
    Complimenti.
    sergio

  22. Quanto rispetto e quanta delicatezza trapela da queste parole. Mi sono immersa nella lettura di questo brano come se fossi stata trasportata da un fiume di parole che quasi al giorno d’oggi non si sentono più. L’universo interiore delle donne è per molti versi un qualcosa che spaventa gli uomini, e tanti appunto, come si legge anche qui preferiscono restarne fuori, essere volutamente ciechi di fronte ad esso, perchè incapaci di comprenderlo e di delinearlo, credendo sia migliore continuare ad avere una concezione fabbricata sul negativo piuttosto che sul bello che si cela nella diversità femminile. E’ di una straordinaria eleganza quanto si legge qui. E’ la messa a nudo di un cuore maschile che sceglie di avventurarsi in un mondo interiore diverso dal suo ma a cui egli stesso è devoto, perchè la donna è vita. E penso che questa devozione sia ciò che ha smosso l’anima dell’Autore, che ha deciso di tradurre in parole tutte le sfaccettature più belle che ritrova nella figura femminile.
    Buona fortuna con tutto il cuore!

    • CARA GIADA TI RINGRAZIO PER I COMPLIMENTI CHE MI FAI, ESSERE APPREZZATO DA PERSONE DI SESSO FEMMINILE MI E’ DI GRANDE AIUTO PER POTER DAVVERO CAPIRE SE SONO RIUSCITO A COGLIERE IL SEGNO, SE SONO STATO IN GRADO DI INVIARE UN MESSAGGIO CON TUTTA L’ANIMA A QUEL MONDO, QUELLO FEMMINILE CHE STIMO PROFONDAMENTE, FORSE ANCHE GRAZIE AGLI OTTIMI RAPPORTI AVUTI E ALLA STRAORDINARIA MOGLIE CHE MI SONO RITROVATO AD AVERE, E CHE SICURAMENTE MI HA AIUTATO AD APPREZZARE L’ALTRA META’.

  23. Caspita!Con un’introduzione così promette veramente bene!Sinceramente resto un po spiazzata dal flusso di pensieri, di concetti, di sentimenti e di argomenti che si intuiscono già dall’introduzione, mi incuriosisce parecchio sapere se quest’uomo ha davvero capito le donne o se ne vuole solo fare un elogio.E la figura mascile come ne uscirà?Certo è che l’autore ha avuto un bel coraggio ad avventurarsi in questo campo minato…

    Buona fortuna!

  24. Un uomo che guarda le donne come fosse la prima volta. Ancora capace di sorprendersi. Un romanzo che non ha timore e ripudia la banalità delle etichette. Semplicemente…sincero.

  25. Un “fiore letterario” offerto con tanto garbo e sincerità non può che essere intensamente gradito a ogni donna e a ogni uomo che aspirino a conoscersi ed amarsi in perfetta parità e complementarietà, condizione già sublimemente descritta nel mito Platonico degli Androgini.
    “Semplicemente donne” è un’opera che mi conquista per la sua profondità e gli innumerevoli spunti di riflessione che offre, ma soprattutto per il coraggio dell’ Autore di continuare a credere nella magia dei sentimenti e in quell’imponderabile mistero racchiuso nel miracolo della vita e nella figura di ogni donna che si offre tramite a perpetuarla.
    Sentiti complimenti e un grazie di cuore
    Gianna

  26. Posso -semplicemente- dire complimenti a chi ha saputo con tanta grazia e, una nota di giuste riflessioni, descrivere il nostro mondo, tondo, dai margini che spesso vengono smussati dalle circostanze della vita, dalle fiamme che bruciano dentro quando non ci si riesce ad esprimere totalmente.
    Donna emblematica, La Nostra Prima Donna in assoluto, la Madonna…qual’esempio più sublime e totalitario nella sua pienezza, fierezza e dolcezza.
    Sicuramente un’opera che sa scandagliare un profondo abisso di storia,di conquiste costate sangue, di verità sempre in crescendo, di vita dentro la vita.Tutto ciò con il sorriso di un uomo.
    Complimenti
    marisan

  27. Wow! queste righe le trovo come un omaggio a noi donne e per questo ringrazio tanto Roberto Sarra, ce ne vorrebbero di più di uomini così. Comunque tornando all’opera trovo che sia una lettura molto piacevole, istruttiva e coinvolgente. Auguro tanta felicità e fortuna all’autore ed ancora grazie per questa splendida opera.

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