L’aquilone vola ,mentre volano i ricordi.
“Soffice era l’ora dell’abbraccio
morbida la furia dell’abbandono che mi gocciolò addosso”
Ho inghiottito minuti come caramelle per avvicinami
Ho abbattuto la muraglia d’ombra per vedere il chiarore.. per farlo sollevare
Se non sarà naufragio s’innalzeranno le vele nel mare dell’emozione.
Riannoderò la rete del ricordo che via via si fallerà.
M’ afferrerò agli accenni come calda tana che fu rifugio
Andrò oltre la furia della solitudine
mentre ora
m’aggrappo al filo preso al volo mentre fugge nel vento
Come non può spiegarsi questo aquilone
che vola sicuro nel cielo terso
Come riuscirà a volare oltre
se una muraglia si emerge innanzi
come plasmare la creta rassodata senza districare le certezze?
Se il cuore sarà pulito…lui volerà…e sarà il viaggio più bello
Le gesta inaridite dal rancore,tenere diverranno
Ora schermisco il viso dal bagliore che illumina ed esplode.
Mentre l’aquilone guizza indugia la rinascita..ma aumenta la speranza
Questa schiusa è schiva
ma schizza come un fulmine nell’incanto
E tutto finalmente traspare
e discioglie questa nostalgia che entra nel mio cuore
Come verità..
Forse è frenesia
Mentre scompare altrove e vola …
la fiaba più bella.
-Federica
foto e parole stupende…
🙂