Piccola anima mia

Piccola anima mia,
me ne vado
e ti abbandono
in questo tetro silenzio;
avremmo forse potuto,
insieme,
piangere lacrime bianchissime
su felicità radiose,
ma tu hai chiuso gli occhi
e mi hai voltato le spalle.
Forse eravamo troppo pesanti,
forse io ero –e sono-
troppo pesante e goffo;
allora tornerò,
piccola anima mia,
quando sarò leggero,
quando tutto in me
sarà solo leggerezza evanescente
e quando le orme
sul mio sentiero
saranno piccoli passi di danza.
Oppure no,
non tornerò,
perché una farfalla
-anche se pesante-
vive e canta
un giorno soltanto,
e la sera muore,
in silenzio,
senza fecondare
con il suo pianto
la terra bruna.

7 Commenti

  1. Riccardo, ma è davvero bella! Non conoscevo questo lato di te … elo faccio nel modo più sorprendente. Leggendo una lirica che è delicata come quella farfalla, è dolce come un sentimento ritroso.

    Stupenda davvero!

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