Tornare in collina
dove ancora i vecchi in canottiera
sostano sulle verande d’estate
e non cercare nessuno
per le strade sterrate
dove nessuno ti cerca
ma tutti ti riconoscono
e la vecchia piegata sul grano
ti sussurra “T’ho tenuto a battesimo”
mentre gli occhi le accennano
una lacrima.
Percorrere le vie che portano
fino alla vigna
e non cercare nessuno
perché ogni uomo lo senti
nel grappolo che strappi alla vite
e tutte le parole non valgono
uno solo di quei chicchi
che ti si sciolgono in gola
come un bacio gentile.
Traversare le strade
che ti hanno cresciuto
e non cercare nessuno
perché come un segreto conservi
il silenzio contadino
che quei sassi, quella terra
e quel grano t’hanno insegnato,
ancora oggi che hai visto il mondo
e tutto il mondo non vale quel grano
e non vale quel silenzio.
Tornare in città
e traversare altre strade
per correre in casa
e non cercare nessuno
– nemmeno una donna;
chiudersi in casa piuttosto
e scrivere versi
e poi apparecchiare la tavola
senza preoccuparsi di essere soli
e mangiare quei chicchi
che ancora sanno di collina
e non cercare nessuno.


